La regione Molise, nonostante la sua esigua dimensione territoriale e di abitanti, risente di tutte quelle problematiche della grandi regioni e delle grandi metropoli in fatto di corruzione, malaffare e infiltrazioni mafiose e malavitose.
Insomma, in contrapposizione ad una disoccupazione galoppante, alla chiusura delle filiere e alla fuga di cervelli e di manovalanza giovane e meno giovane, parrebbe che la risposta organica sia l’aumento della criminalità, dell’uso di stupefacenti e la crescita del malaffare.
Sarà stato questo il motivo per ricondurre alla normalità e arrestare il fenomeno, pensato e messo nero su bianco dai Consiglieri regionali Andrea Di Lucente e Salvatore Micone che hanno presentato una proposta di legge, contraddistinta con il n. 40, concernete la “promozione della legalità e della cittadinanza responsabile”.
La pdl intende favorire –si legge nella relazione illustrativa- il valore della legalità sul territorio regionale, agendo, a partire dagli strumenti messi a disposizione dalle leggi nazionali e dalle precedenti leggi regionali, su diversi settori, a partire dalla società civile, passando per l’economia e la gestione degli appalti.
Obiettivo dichiarato della proposta di legge è quindi quello di allargare l’esigenza di interventi di promozione della legalità e renderli strutturali.
Il comma 1 dell’articolo 1 della pdl prevede che la Regione Molise, nel rispetto dei principi costituzionali dello Stato, concorra allo sviluppo della civile convivenza della comunità regionale, alla promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.
A tal fine la stessa Regione –recita il secondo comma dell’art. 1-, adotta misure volte a contrastare i fenomeni d’infiltrazione e radicamento di tutte le forme di criminalista organizzata, in particolare di tipo mafioso, e di fenomeni corruttivi, nonché i comportamenti irregolari e illegali che incidono negli ambiti di propria competenza, anche raccordandosi con gli interventi settoriali previsti in altre normative reginali.
Il Presidente del Consiglio Regionale Salvatore Micone ha assegnato per il parere di rito la proposta di legge alla I Commissione consiliare.