Riportiamo la nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in merito alla riapertura del viadotto Sente.
“Le risorse stanziate con il decreto Genova per la messa in sicurezza e la riapertura del viadotto Sente, al confine tra Abruzzo e Molise, pari a 2 milioni di euro, sono disponibili e spendibili e verranno impegnate a tal fine dal Mit nei tempi previsti dalla legge”. Lo precisa il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota. “È privo di fondamento – prosegue il Mit – affermare che tale stanziamento non sia più spendibile perché iscritto a bilancio nella competenza del 2018. Si tratta infatti di somme iscritte in conto capitale, e dunque impegnabili nel corso di tutto il 2019 dal Mit per la riapertura dal viadotto Sente, senza possibilità alcuna che vadano perse. L’impegno del Governo per il rifacimento del viadotto che collega Abruzzo e Molise rimane immutato, così come l’auspicio che il tratto riapra al traffico il prima possibile”.
Sul punto è intervenuto anche il portavoce M5S alla Camera, Antonio Federico: “Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – spiega il deputato – ha confermato quello che abbiamo detto chiaramente in questi mesi: il Governo ha stanziato 2 milioni di euro per la riapertura del viadotto Sente che collega Abruzzo e Molise. Il 12 novembre scorso, al tavolo tecnico convocato dal Prefetto di Isernia, ciascuna delle parti istituzionali coinvolte si è assunta impegni e responsabilità nei confronti dei cittadini. Sono felice di sapere che la Provincia di Isernia abbia depositato il progetto definitivo con 15 giorni di anticipo. E sono orgoglioso dell’impegno che il MoVimento 5 Stelle ha profuso già in sede di approvazione del cosiddetto Decreto Emergenze, grazie al quale sono state per impegnate le somme necessarie a riaprire il viadotto. Due milioni di euro non sono solo un impegno, sono una realtà”.
Sulla questione Sente è intervenuto anche il capogruppo M5S in Consiglio regionale del Molise, Andrea Greco: “In questi giorni – puntualizza Greco – c’è chi ha sperato nel mancato arrivo dei fondi solo per tornaconto politico. Chi si comporta in questo modo rappresenta il fallimento della politica e non è degno di stare all’interno delle istituzioni. Ancora oggi personaggi in cerca d’autore continuano a dire che i soldi per il viadotto non ci sono. Costoro prendano atto del contrario e inizino a lavorare una buona volta, perché fino ad ora non lo hanno fatto. Naturalmente, ora vigilerò su ogni centesimo che verrà mosso attorno al progetto e, al minimo dubbio, non avrò problemi a recarmi in Procura”.