Le Segreterie regionali di CGIL, CISL e UIL, convocate dal Presidente della Regione per lo scorso 8 gennaio ad un’ “audizione” sul Documento di Programmazione economico-finanziaria, decisero di non prender parte all’incontro in quanto nessun documento, bozza o base di dibattito fu trasmessa a corredo della convocazione.
La nostra assenza era motivata dal fatto che un confronto senza la disponibilità di dati ed eventuali bozze di discussione era poco utile e abbiamo chiesto contestualmente carteggi e materiali utili rispetto al Documento, con particolari riferimenti e proposte su lavoro, sviluppo, coesione sociale.
Avremmo auspicato, come da prassi, una nuova convocazione per confrontarci nel merito delle questioni, o perlomeno una nota di chiarimento.
Però, a oggi, non abbiamo ricevuto ancora nessuna documentazione e tantomeno una nuova richiesta di incontro. Probabilmente, quindi, prima di entrare nel merito della discussione, abbiamo la necessità di chiarire il metodo che si intende instaurare nella nostra Regione in materia di concertazione.
Le Organizzazioni sindacali, da sempre, vedono nel confronto con il partenariato un elemento fondamentale per il rilancio del nostro Molise e mai se ne sono sottratte, a prescindere da chi fosse al Governo regionale.
E proprio grazie all’istituzione di diversi momenti contrattuali e concertativi, ordinari e straordinari, abbiamo ottenuto importanti risultati come, ad esempio, il riconoscimento dell’Area di crisi complessa e l’organizzazione condivisa dei relativi strumenti propedeutici all’erogazione di ammortizzatori sociali normali e in deroga.
CGIL, CISL e UIL regionali, nei giorni scorsi, hanno poi appreso dai mezzi di comunicazione che il Presidente Toma ha svolto incontri con il partenariato socio economico, a detta sua molto produttivi. Siamo lieti di conoscere, a mezzo stampa, di questa sua larga condivisione che, evidentemente non riguarda le nostre Organizzazioni Sindacali e le migliaia di lavoratori e pensionati che rappresentiamo in regione.
Ricordiamo a noi stessi che a fine luglio abbiamo avuto il primo (e unico) incontro con il Presidente della Giunta, dove si era concordata un’altra strategia di condivisione da seguire: in tale occasione, difatti, si paventavano impegni reciproci tesi al vero coinvolgimento delle parti, ma che da qualche tempo, vanamente, attendiamo.
Successivamente, un incontro, anch’esso meramente informativo, è avvenuto sulla ZES, senza che ci sia stata la possibilità di sviluppare un confronto vero. In quella sede, in realtà, con tempi contingentati, venne comunicata a noi e ad altri attori sociali la scelta operata dalla Giunta regionale del cambio di adesione dal protocollo ZES Abruzzo con quello della Puglia.
Tanto ricordato, CGIL, CISL e UIL, rimarcano l’immutata intenzione di confrontarsi con Presidente e la sua Giunta regionale, auspicando che le future scelte siano supportate anche da nostre proposte. Quello utilizzato finora, sinceramente, non sembra un metodo consono e utile allo svolgimento del confronto tra Amministrazione e Organizzazioni Sindacali.
Ricordiamo anche che mesi fa abbiamo trasmesso, proprio su richiesta del Presidente e della Giunta, un nostro corposo documento in cui suggerimmo alcune proposte rispetto ai tanti temi che ci toccano direttamente, nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini molisani. A distanza di mesi, anche su quel testo, non abbiamo avuto alcun riscontro.
Queste, in sintesi le “relazioni sindacali” poste in essere fin ora. Ovviamente, in una fase complicata per cittadini, lavoratori, pensionati e disoccupati puntiamo a ripristinare un confronto sereno e democratico che dovrebbe, a prescindere, caratterizzare il rapporto tra governo regionale e Organizzazioni sindacali.