Il cda della Fondazione Giovanni paolo II°, convocato a mezzogiorno di ieri con i sindacati e le sue rappresentanze aziendali per rendere note le decisioni e, successivamente, dopo l’assemblea con il personale per il classico momento degli auguri di Natale, ha registrato molta amarezza tra i dipendenti, per la posizione assunta dalla Regione, mentre la direzione centrale ha ribadito di non avere più intenzione di elargire ulteriore denaro per coprire i ritardi e l’approssimazione della stessa Regione Molise.
Il taglio di 2 milioni e 600mila euro inferti alla struttura, porterebbero alla chiusura del Centro medico di Tappino. Visto e considerato che le posizioni restavano distanti, con la Cattolica a chiedere al presidente e commissario ad acta di ritirare il decreto n.63, che taglia i budget alle strutture sanitarie accreditate, e lo stesso Frattura a ribadire la necessità dell’integrazione ma non di sospendere i tagli, tutto si è spostato a Roma al tavolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze dove è stato convocato un apposito tavolo.
Anche per chiarire una volta per sempre le posizioni in campo e, soprattutto, le volontà politiche sul sistema sanitario molisano. Sulla questione della presenza della Cattolica, oggi Fondazione Giovanni Paolo II, non c’è stata mai chiarezza dal punto di vista della politica, subito dopo le festività natalizie l’argomento quindi sarà finalmente affrontato con la necessità di definire la spinosa questione nel più breve tempo possibile in positivo.