Da qualche mese è in vigore a Venafro, cosa notoria a tutti, il nuovo sistema dei parcheggi all’interno delle strisce blu. E da qualche mese sono anche tornati all’opera, dopo essere rimasti a lungo inattivi a seguito del cambio di gestione del servizio, gli ausiliari del traffico, prevalentemente del gentil sesso. Ebbene sul tema emergono novità di rilievo.

Per riavviare il rinnovato servizio adeguandolo a criteri nuovi, erano stati installati a terra -all’interno delle strisce blu- appositi sensori che avrebbero dovuto segnalare alla centrale del nuovo sistema, da installare presso il Comando dei Vigili Urbani della città, il parcheggio della vettura che – questa era la novità annunciata- aveva 10’ di sosta gratis, la cosiddetta sosta breve. Trascorsi i 10’della sosta breve, se non si ritirava lo scontrino dalle apposite macchinette per le soste apponendolo all’interno dell’auto in sosta, arrivava in bici elettrica (!) l’ausiliario del traffico cui era pervenuta dalla centrale la segnalazione automatica della sosta non in regola ed emetteva regolare sanzione, alias la fatidica contravvenzione! Questo è quanto prevedeva e prevede il rinnovato sistema delle soste nelle strisce blu.

Così accade? Assolutamente no, perché i sensori non funzionano, non sono attivi! In sostituzione della loro funzionalità, arriva oggi l’ausiliario/a ed appone sul vetro della vettura in sosta un biglietto per i 10’ di sosta breve e gratuita. Trascorsi tali 10’, l’ausiliario/a torna e controllare se è stato emesso ed esposto il tagliando per la sosta e, non trovandolo all’interno della vettura, sanziona.

Ergo, vige il sistema manuale e non quello tecnologico preannunciato. Di contro però i predetti sensori installati a terra e sporgenti diversi centimetri dal piano stradale rappresentano un potenziale pericolo per i pedoni che non di rado vi inciampano, rischiando di finire a terra. O meglio qualche anziano già vi è incappato, finendo per le terre! <D’accordo sulle innovazioni tecnologiche -affermano diversi pensionati di Venafro- ma sarà bene rendere luminosi e lampeggianti tali sensori, perché effettivamente sono un potenziale pericolo per i pedoni. In alternativa suggeriamo che vengano infossati, onde prevenire problemi e conseguenze fisiche per le persone>.

 

Tonino Atella