di Tonino Atella

Abbattuti mesi addietro con capaci motoseghe, probabilmente perché pericolanti, gli alberi di alto fusto e di specie diversa (pino ect.) che per anni hanno procurato ombra, frescura e tanto ossigeno al rione popolare di Via Flacco a Venafro, gli stessi alberi sono rimasti lì a terra, senza che si sia provveduto a rimuoverli.

Lo sottolineano i numerosi residenti del quartiere in questione :<Un bel giorno, o meglio un brutto giorno -spiegano costoro- si è provveduto a tagliare e buttare a terra alberi pluridecennali con l’ausilio di motoseghe e lavoro umano. Dalla mattina alla sera cioè sono spariti alberi che apportavano ossigeno ed aria buona e salutare, nonché frescura ed ombra. D’estate ci si sedeva volentieri nei pressi, al riparo dell’ombra che facevano. Tutto questo, come detto, non c’è più, probabilmente pensiamo per un discorso di sicurezza. Supponiamo, vista la decisione con cui si è intervenuti, che fosse inevitabile abbatterli per evitare che potessero piombare sulle persone in strada.

Se però tanto è stato necessario ed inevitabile, perché adesso non liberare la zona portando via finalmente gli enormi tronchi degli alberi abbattuti che invece continuano a restare qui a terra, praticamente sotto gli occhi di tutti? Ne va dell’arredo e dell’immagine della zona, per cui sollecitiamo che ci si decida una volta per tutte a rimuovere l’enorme quantità di legna a terra che così stando le cose occupa solo spazi senza apportare alcun vantaggio>.