di Tonino Atella
Don Salvatore Rinaldi, Parroco di Don Orione a Venafro nonché titolare della Concattedrale e delle chiese di San Sebastiano, San Giovanni in Platea e Madonna del Carmine sempre a Venafro, ha appena firmato un nuovo lavoro editoriale dal titolo “Il chierichetto di Paolo VI”, con la prefazione del prof. Sergio Tanzarella, ordinario di Storia della Chiesa presso la Facoltà di Teologia dell’Università Meridionale.
Negli anni trascorsi lo stesso Don Rinaldi, che ha conseguito il dottorato in bioetica presso l’ateneo Regina Apostolorum della Capitale, aveva diretto la Caritas diocesana d’Isernia/Venafro. Attualmente è presidente della Fondazione Antiusura del Molise “San Pietro Celestino”. Il parroco venafrano aveva dato alle stampe negli anni trascorsi “La coscienza” (1988), “Attualità e valore dell’Humanae vitae” (1989), “Orientamenti di etica sull’amore umano” (1990) e “La famiglia e la vita umana nella comunità degli zingari” (2016).
E veniamo al nuovo libro di Don Rinaldi, “Il chierichetto di Paolo VI”, in cui egli stesso racconta dei suoi quattro anni al servizio del Papa. Lo fa in occasione della canonizzazione di Paolo VI, scrivendo di fatti ed aneddoti assai particolari della sua gioventù accanto al Papa. <Come vive un ragazzo all’interno delle mura del Vaticano -si legge in presentazione di lavoro- tra gli anni ’60 e ’70, avendo come direttore spirituale Mons. Deskur, il card. Slipy quale compagno di passeggiate e servendo le quotidiane celebrazioni eucaristiche presiedute da Polo VI? Episodi storici noti, come le prime apparizioni del Papa in mondovisione, lo sfregio alla Pietà di Michelangelo, le visite apostoliche del Papa, gli incontri con la chiesa ortodossa, l’uccisione di Aldo Moro, raccontati per la prima volta da un ragazzo che li viveva insieme al Papa dall’altro lato dello schermo.
Occasione unica per comprendere sia la grandezza nel vissuto quotidiano di Paolo VI con numerosi aneddoti e fatti inediti, sia il debito straordinario che l’autore, prete da 40 anni, riconosce di avere con quel Papa che ha segnato profondamente la sua vita>. Testo ricco di storia quindi, e non solo di quella religiosa, e da leggere senz’altro vuoi per i contenuti socio/umanitari che affronta, che da sempre caratterizzano l‘autore, e vuoi per i messaggi e le informazioni in esso contenuti.