di Tonino Atella
In genere, se si costruisce casa, ultimata la realizzazione del cemento armato si è soliti apporre sul tetto una bella bandiera tricolore perché sventoli e porti fortuna, felicità e benessere ai proprietari dell’immobile, festeggiando nel contempo la positiva ultimazione. Un modo semplice ma assai significativo per esternare gioia e soddisfazione. Il riferimento, che forse non ha nulla a che fare e vedere con quanto di seguito si leggerà, è venuto spontaneo constatando una recentissima iniziativa al “martoriato” SS. Rosario di Venafro, “martoriato” per tutto quanto continua a sparire ed avvenire a scapito di tale struttura medico/sanitaria e di riflesso in danno della salvaguardia della salute popolare. E’ di questi ultimi giorni, e veniamo al tricolore sulle abitazioni ultimate, l’apposizione di cellofan tricolore -ossia bianco, rosso e verde- a ricoprire perché non venga più letta l’insegna del Punto di Primo Intervento, l’ex Pronto Soccorso del complesso di via Colonia Giulia. La domanda di chi passando ha notato : “Trattasi di pura casualità, cioè l’addetto a sistemare il cellofan sulla scritta aveva solo materiale tricolore, oppure cosa significa quel tricolore su un SS Rosario che al momento ha ben poco da festeggiare, viste le contrazioni e le sparizioni di servizi che purtroppo proseguono imperterrite e tali da non lasciare tranquilli i venafrani e gli abitanti dell’estremo Molise occidentale per quanto riguarda la tutela della loro salute ? Pura casualità o dissenso e quindi amara constatazione per la mannaia delle contrazioni che continua abbattersi sul SS Rosario, ridotto ormai a ben poca cosa ? Comunque sia, una cosa è certa : fa male vedere un ospedale ridotto ai minimi termini in fatto di cure, prestazioni e servizi, laddove le necessità e le attese sono tante e tutte indistintamente legittime !”.