di Tonino Atella
“La scelta di chiudere il Punto di Primo Intervento del SS Rosario di Venafro si palesa assolutamente non condivisibile, in quanto non garantisce l’effettività della tutela del diritto alla salute dei cittadini di Venafro e dell’intero hinterland”.
E’ il perentorio incipit della lettera trasmessa dal sindaco di Venafro Ricci al presidente della giunta regionale Toma circa l’attuale assetto del nosocomio venafrano progressivamente esposto a tagli e contrazioni a tutto danno della salvaguardia della salute della gente, assolutamente preoccupata di quanto continua ad avvenire a scapito della struttura ospedaliera di via Colonia Giulia e quindi della loro salute.
Settimane addietro infatti la scure dei tagli si è abbattuta sul predetto Punto di Primo Intervento, mentre è del 9 luglio scorso la sostanziale scomparsa del laboratorio analisi sostituito dal … Punto Prelievi, che una volta effettuati viaggiano verso il Veneziale pentro per essere lì analizzati e successivamente rientrare a Venafro ; cosa questa senz’altro assurda ! Ma torniamo allo scritto del primo cittadino di Venafro. “A fronte della soppressione di un servizio essenziale quale il Punto di Primo Intervento -prosegue Ricci- sembrerebbe prevedersi un fumoso e non meglio definito “potenziamento” del 118. Non si intravedono cioè garanzie circa la capacità di intervento tempestivo, efficace ed effettivo del 118 che evitino l’ulteriore congestionamento del Pronto Soccorso del Veneziale di Isernia, il quale già appare fortemente ingolfato a causa del gran numero di accessi.
C’è il rischio concreto di determinare una situazione caotica nella gestione delle emergenze con seri pericoli per il diritto alla salute di tutti i cittadini che saranno costretti a rivolgersi al Pronto Soccorso del Veneziale. A tutto ciò aggiungasi per il SS Rosario la chiusura del laboratorio analisi convertito in mero punto prelievi e la chiusura estiva degli ambulatori di diabetologia ed ecografia, nonostante l’erogazione di migliaia di prestazioni con 10.000 accessi annui per l’ambulatorio di diabetologia. Così come non si comprende la scelta di smantellare il laboratorio analisi, che danneggerebbe una consolidata struttura pubblica di eccellenza.
E mentre ci si affretta a disporre la soppressione di alcuni principali servizi sanitari finora erogati al SS Rosario, non si ha notizia dell’attuazione delle misure previste dal POS 2015/2018 per Venafro, quali l’attivazione della RSA ed il potenziamento del poliambulatorio”. Il prosieguo dello scritto di Ricci : “Il quadro che risulta sta destando serio allarme presso i cittadini che appaiono sfiduciati verso le istituzioni. Ribadisco perciò l’assoluta contrarietà dell’amministrazione comunale venafrana rispetto alle misure annunciate. Per quanto innanzi confermo l’assoluta necessità di sospendere tutte le misure di recente disposte.
Chiedo perciò che venga ripristinata la piena funzionalità del laboratorio analisi e del Punto di Primo Intervento nonché che sia revocata ogni disposizione circa la chiusura degli ambulatori di diabetologia e ecografia”.