Tanti rumor di possibili candidati in vista delle elezioni di primavera 2017 al Consorzio di Bonifica di Venafro.
Mancano pochi mesi alle prossime elezioni della primavera 2017 per il rinnovo della deputazione (alias amministrazione) del Consorzio di Bonifica di Venafro e sono tanti i “rumor”, le voci circa i possibili candidati a tale imminente tornata elettorale per ricoprire le massime cariche amministrative dell’ente. I media regionali già si sono interessati al tema, spaziando tra voci affidabili ed altre assolutamente di fantasia. Ne scriviamo a nostra volta, premettendo che sulla questione/candidature non c’è ancora alcuna ufficialità per cui non resta che limitarsi ai “rumor”. Di voci in frangenti simili ne girano ovviamente tante ed allora, pur col beneficio d’inventario, proviamo a riferirle certi che al lettore farà piacere sapere del possibile volto amministrativo futuro dell’ente di via Colonia Giulia. I potenziali candidati alla presidenza futura della bonifica dell’estremo Molise occidentale? Partiamo col Presidente uscente Nola, che a meno di sorprese al momento non ipotizzabili sarà di certo della partita seppure con possibili novità tra le persone al suo fianco. Quindi l’attuale vice Presidente uscente Falciglia, ex Presidente di Coldiretti Venafro prima del suo commissariamento. La cosa, sempre dai “si dice”, non dovrebbe comunque incidere sulla prossima candidatura di Falciglia alla presidenza consortile. Terza alternativa, assolutamente nuova ma tutta da verificare nella sua fondatezza, sarebbe rappresentata dal primario ortopedico Bianchi, già sindaco di Venafro delle legislature trascorse, il quale opterebbe questa volta per il Consorzio di Bonifica rinunciando implicitamente a ricandidarsi per il Comune di Venafro (nel cui Consiglio siede attualmente una figlia) alle amministrative cittadine del 2018. Tutto qui il potenziale scenario futuro di vertice della Bonifica venafrana ? Assolutamente no, perché ci sono tant’altre voci … in libera circolazione. Ad esempio quella di D’Agostino, consigliere consortile uscente che si vuole intenzionato il prossimo anno a puntare al vertice dell’ente, e le candidature di più di un consorziato della prima fascia, ossia di coloro che pagano meno tributi consortili possedendo minori proprietà. Questi rappresentano la stragrande maggioranza degli iscritti negli elenchi dell’ente (oltre 3.000, su un totale di 4.000 iscritti) e che nonostante ciò non sono mai riusciti a ricoprire la carica presidenziale o comunque ad incidere direttamente e in prima persona sulla gestione dell’ente, stante la particolare normativa elettorale vigente al Consorzio di via Colonia Giulia che prevede la suddivisione degli elettori in quattro fasce in base ai tributi versati. Una norma che in tanti, sia all’interno della deputazione uscente che all’esterno, vorrebbero si modificasse in ragione di una piena democrazia nell’ente della bonifica. Per la primavera prossima però tanto non potrà avvenire, per cui continuerà a vigere il sistema elettorale attuale, nonostante appaia anacronistico e fuori luogo a molti. Un ente quindi, quella della Bonifica del Venafrano, con tante novità in pentola e in prospettiva mentre si avvicina a passi spediti il suo rinnovo amministrativo della primavera 2017.
Tonino Atella