di Tonino Atella
La rabbia dei venafrani
“E’ assurdo ! Con la soppressione del Punto di primo intervento al SS Rosario siamo al culmine dell’inefficienza e dei pericoli per la nostra salute. Una progressiva contrazione della struttura sanitaria cittadina che resta del tutto illogica ed inspiegabile”.
Lo stato d’animo dei venafrani una volta appreso che, dopo tante e progressive contrazioni che negli anni hanno immiserito e ridotto ai minimi termini il SS Rosario della città, dai primi di questo mese é diventato un ricordo anche il Punto di Primo Intervento che aveva sostituito il Pronto Soccorso, Punto di Primo Intervento a sua volta caduto sotto la falce inesorabile delle contrazioni sempre e soltanto in danno dell’ospedale venafrano, col 118 (!?!) subentrato in sua voce ? Dire che sono arrabbiati, contrariati ed esterrefatti per quanto si continua a fare a scapito del loro storico SS Rosario è dire assolutamente poco ! Basta sentire le dichiarazioni domenicali per strada e dinanzi ai bar una volta diffusasi la notizia dell’ennesima contrazione.
“Ma come -chiedeva ieri mattina, sbalordito ed incredulo, un pensionato- chiudono anche il Punto di Primo Intervento ? Non c’è limite alla illogicità umana, se è vero com’è vero che si lasciano oltre 30mila persone, ossia noi che viviamo nel mandamento Venafrano che va da Sesto Campano a Montenero Val Cocchiara, in balìa di tutto quanto può accadere alla loro salute, senza alcuna prospettiva di prevenzione e tutela ! Come si può arrivare a fare e pensare tutto questo ? Il contenimento della spesa e la pianificazione dei servizi, quali possibili motivazioni ? Già, e la salute di tutti noi dove la mettiamo ? Permettete di esprimere tutta la nostra avversione per la persistente mannaia delle contrazioni che da decenni continua ad imperversare sul SS Rosario, esponendo tantissimi cittadini a rischi enormi stante la progressiva sparizione di servizi e prestazioni !”. Opinione pubblica “incazzatissima” quindi per l’ennesima privazione in danno dell’ospedale cittadino e gente nient’affatto più disposta ad accettare supinamente quanto altri e da altre sedi del Molise continuano a fare e disfare in danno dei venafrani e di Venafro. “Chiediamo alla nostra neo amministrazione comunale -quasi gridano gl’interlocutori sullo scottantissimo tema- di mettere da parte qualsiasi altra incombenza amministrativa e dedicarsi in toto al recupero di funzionalità ed affidabilità del SS Rosario.
E’ tempo di far sentire la voce ufficiale della nostra città e di parlare nelle sedi opportune e competenti dei diritti di noi venafrani, certamente non più disposti a subire “schiaffi”, perché di tanto trattasi, senza alcuna reazione ! Ci aspettiamo impegni precisi ed immediati, senza tentennamenti di sorta ! Ricordiamo che al SS Rosario da anni non si nasce più, da lustri non si curano più bambini, da decenni non si opera più e da tempo immemorabile è sparito praticamente il 90% dei servizi e delle prestazioni di un tempo, dall’oculistica e tant’altro. Oggi, ed è desolante ripensando allo spessore scientifico, medico e sanitario del SS Rosario del passato, l’ospedale cittadino altro non è se non un buon ricovero per anziani ! Tanto meritano Venafro, i venafrani e i residenti del circondato ?”.