Istituti scolastici superiori del Molise ancora una volta non tra le eccellenze didattiche nazionali secondo Eduscopio, portale della Fondazione Agnelli che ogni anno individua il top delle scuole superiori italiane.
Ci sono (quasi) tutti, da nord a sud della Penisola esattamente di Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Campania, Sicilia ect., gl’Istituti Superiori nel novero delle eccellenze didattiche nazionali secondo Eduscopio, portale della Fondazione Agnelli che ogni anno individua il top delle scuole superiori italiane, ad eccezione nostro malgrado del Molise ! In effetti , stando alle informazioni diramate dai media nazionali, dalla citata Fondazione sarebbero state vagliate ben 4.378 scuole, ascoltati 700.000 studenti, ma al tirar delle somme encomi ed eccellenze in ambito scolastico a tanti e in diverse zone del territorio nazionale meno che al … piccolo Molise e alle sue scuole superiori ! Nel merito la domanda di tanti operatori scolastici del venafrano e dell’isernino : “Trattasi di limiti sostanziali della nostra offerta didattica per il futuro inserimento dei giovani nel mondo lavorativo o in ambito universitario -si chiedono docenti dell’isernino e del venafrano- oppure come molisani paghiamo lo scotto di essere e rappresentare poca cosa anche in ambito didattico rispetto al resto dell’Italia ? Mai possibile, viene spontaneo chiedersi, non riuscire mai a rappresentare ed essere eccellenze nazionali come Istituti Superiori, classe docente e discenti, e dover sempre e soltanto sentir parlare delle magnificenze didattiche altrui ? Cos’è che non va nella scuola superiore molisana ? Se qualcuno si degna di dirlo, ci adegueremo ! In caso contrario viene da pensare a tutt’altro, mentre la nostra coscienza come operatori scolastici è assolutamente tranquilla in quanto i nostri giovani, checché altri dicano, crescono bene, orientati e nel sapere”. Sfogo assai plausibile, che testimonia la contrarietà nel merito della classe docente della seconda provincia molisana. Tornando alle conclusioni raggiunte e diramate dalla Fondazione Agnelli “Eduscopio”, c’è da dire che la qualità degli Istituti vagliati sarebbe scaturita da due componenti educative fondamentali : a) la capacità di preparare ed orientare agli studi universitari, b) permettere un proficuo ingresso nel mondo del lavoro a chi dopo il diploma non va all’università. Valutata altresì l’efficacia delle scuole per l’inserimento nel mondo del lavoro subito dopo il diploma. Ancora i docenti del venafrano e dell’isernino : “E’ necessaria una maggiore omogeneità dell’offerta formativa in ambito nazionale -affermano tali professionisti- per dare ai nostri giovani maggiori garanzie d’inserimento e quindi di lavoro in prospettiva futura”. Tra le particolarità emerse dalle ultime valutazioni di Eduscopio da segnalare che tra i licei scientifici emergono quelli con l’insegnamento delle scienze applicate al posto del latino. Infine un dato ampiamente negativo : il calo degli iscritti all’università tra i diplomati agl’istituti tecnici.
Tonino Atella