E’ l’Alfa Stelvio, il primo Suv della storia della casa automobilistica lombarda che fa parte del gruppo FCA. Ma lo Stelvio, nome che deriva dal noto Monte al confine fra le province di Bolzano e Sondrio, ha una particolarità che lo lega al Molise. Il cuore di questo Suv Premium nasce infatti negli stabilimenti FCA di rivolta del Re. In particolare a Termoli si produce il motore a benzina di quest’auto molto ambiziosa.
Il primo Suv della storia dell’Alfa Romeo mira infatti a inserirsi in una fascia di mercato finora dominata da grandi marche automobilistiche quali Porsche, BMW e Jaguar. Questo è quanto illustrato venerdì scorso 24 febbraio nella spettacolare presentazione ufficiale avvenuta proprio nella cornice di Saint-Moritz, sulle Alpi svizzere.
«Innovativi e affidabili – si legge in un’agenzia di stampa -, i motori di Stelvio rappresentano il meglio della tecnologia del Gruppo e sono prodotti in Italia negli stabilimenti di Termoli (benzina) e Pratola Serra (gasolio), in aree dedicate ai motori Alfa Romeo, con processi e metodologie all’avanguardia che li proiettano ai vertici delle loro categorie per prestazioni ed efficienza.
Stelvio 2.0 Turbo Benzina da 280 Cavalli passa da 0 a 100 chilometri orari in appena 5,7 secondi». I propulsori sono a quattro cilindri interamente in alluminio e dotate di albero di trasmissione in fibra di carbonio.
«Quando si inizia una nuova salita, in montagna, si chiama attacco – ha affermato Fabrizio Curci, a capo di Alfa Romeo Emea – Stelvio è il nostro attacco; dobbiamo provare a puntare ad un segmento nuovo e una clientela nuova. Nel comparto dei Suv abbiamo visto che mancava il piacere di guidare, la dinamica di una guida sportiva. E da qui che nasce l’idea di Stelvio».