Ricordate “i baraccati” di Venafro, Pasquale e Paola, marito e moglie quasi 60enni e senza prole, così denominati perché andati a vivere in una baracca all’interno dell’uliveto di proprietà dell’uomo nelle vicinanze della Cattedrale, tra gli altri ulivi plurisecolari del Campaglione, non avendo dove altro andare, condizione di vita stigmatizzata dall’allora assessore regionale del Molise alle politiche sociale, Pietraroia, nel corso di una sua visita all’uliveto della coppia ? E ricordate l’impegno di tanta parte della società civile, non solo molisana ma anche di altre regioni d’Italia, per assicurare ai due un’esistenza più degna, decorosa e decente, sino a fornire e trasportare nel loro uliveto un’accogliente roulotte in cui Paola e Pasquale potessero vivere, lasciando l’impossibile baracca ?
E ricordate quanto materialmente fatto e messo assieme da tanti perché la coppia potesse avere le chiavi di un alloggio popolare in via Flacco a Venafro, assegnato loro dall’Iacp d’Isernia sul finire del 2016 ? E ricordate, per chiudere tale sequenza dei ricordi …, la disponibilità di tanti privati a fornire alla coppia elettrodomestici ed altro per arredare l’alloggio popolare di Via Flacco (70 mq. a pian terreno di un condominio di edilizia popolare, con ingresso autonomo e indipendente, e costituito da salone/cucina all’ingresso, due camere e doppi servizi), in modo da permettere loro di prendere possesso dell’abitazione, trasferirvisi e cambiare finalmente vita, visto che nella roulotte tra gli uliveti non disponevano (né dispongono tuttora) nemmeno di un wc ? Ebbene, Paola e Pasquale, si saranno trasferiti nell’alloggio popolare di Via Flacco, lasciando la precarietà degli uliveti del Campaglione ? Assolutamente no, e la cosa resta del tutto inspiegabile ! La coppia, con lei che si sposta con un bastone e che fruisce di assegni mensili quale invalida e cieca civile (ha una ridotta percezione visiva ad un solo occhio), entrate economiche con le quali i due tirano avanti, la coppia continua incredibilmente a vivere nella roulotte tra gli uliveti nelle vicinanze della Cattedrale nonostante abbia in tasca da fine 2016 la chiave dell’accogliente alloggio popolare di Via Flacco, abitazione che continua a restare chiusa con stupore e sorpresa degli stessi condomini dell’edificio popolare.
A margine talune doverose considerazioni. Indubbiamente Paola e Pasquale avranno i loro motivi a preferire di continuare a vivere in una roulotte senza wc tra gli ulivi del Campaglione piuttosto che in un accogliente e comodo alloggio popolare, motivi che se reali vanno certamente rispettati. Resta però la stranezza dell’intera vicenda e del comportamento a dir poco particolare dei due coniugi, che a due anni dall’assegnazione della casa di edilizia economica e popolare continuano incredibilmente a non fruirne. “Non sarebbe sbagliato al riguardo -pensano in molti a Venafro- un intervento dei servizi sociali del Comune per verificare l’esatta situazione esistenziale della coppia. Forse che non si trasferiscono non disponendo di mobili ed altro per arredare l’alloggio popolare ? C’è dell’altro che li costringe al Campaglione, dove comunque vivono una vita quasi normale nonostante le difficoltà ? Si riuscirà finalmente a chiudere in maniera positiva la vicenda dei “baraccati” di Venafro, facendo piena chiarezza su quanto accade ?”.
Tonino Atella