Di Paola Giaccio
Secondo i dati Istat 2017 il Molise è maglia nera per obesità infantile. Negli anni, questo dato, potrebbe far registrare in regione numerose patologie riconducibili all’obesità. Il Consiglio regionale del Molise per far fronte a questa problematica, non di poco conto per la salute dei bambini, ha approvato nel 2017 una legge regionale avente ad oggetto “Interventi in materia di obesità infantile e giovanile” con una dotazione finanziaria di 90mila euro. Tale legge prevede: l’ideazione e la realizzazione di scuole all’aperto, di colonie marine e montane, diurne o permanenti e l’attività all’esterno delle aule scolastiche per un contatto materiale con la natura; la sperimentazione di colture a scopo didattico al fine di produrre gli effetti del godimento della comunanza diretta con prodotti della terra; un sistema di monitoraggio permanete per la raccolta e la pubblicazione di dati relativi all’epidemiologia, ai risultati relativi agli interventi posti in essere e ai progetti realizzati nel territorio regionale; campagne informative e sensibilizzazione per i danni causati alla salute da diete ad elevata densità energetica con presenza marginale di frutta e di verdura; programmi di educazione nutrizionale e al gusto rivolto ai minori di età, ai genitori, agli insegnati e ai soggetti che a vario titolo e modo si occupano della cura dell’infanzia e dell’adolescenza; iniziative finalizzate a migliorare il livello qualitativo dell’alimentazione nelle mense scolastiche, nei distributori automatici e nei servizi di ristorazione delle strutture sanitarie e di accoglienza destinate ai bambini e ai ragazzi; misure di contrasto alla povertà e marginalità sociale per garantire uguale accesso a sane scelte alimentari. A tal fine è prevista l’istituzione della “Commissione regionale per l’obesità infantile e giovanile”, il “Registro regionale dell’obesità infantile e giovanile” e “l’Osservatorio regionale sull’obesità infantile”. È poi fissata per il mese di ottobre di ogni anno la “settimana dell’alimentazione Moli-sana” con l’obiettivo di svolgere attività d’informazione, di sensibilizzazione e di promozione di sane e corrette abitudini alimentari nei bambini e negli adolescenti. Evento che dovrà coinvolgere direttamente le famiglie e le associazioni di volontariato attive sul territorio. Al fine di avere un quadro completo sulla questione obesità infantile nel Molise e arginare il fenomeno abbiamo avvicinato una esperta, la Dott.ssa Maria Luigia Bianco di Castellammare di Stabia (NA), laureata in Biologia Sanitaria, presso la Facoltà di Scienze MM. FF. NN. dell’Università degli Studi dell’Aquila, dietologa e nutrizionista che vive e lavora ad Agnone.
Dottoressa, ma è proprio così? c’è davvero il problema obesità nei bambini ed adolescenti molisani? Che percentuale c’è?
“Si, il problema del sovrappeso e dell’obesità nei bambini e negli adolescenti molisani esiste ed è reale. Il Rapporto dell’Unione Europea sullo stato di salute negli stati membri indica che il Molise, insieme a Campania e Calabria, è tra le regioni italiane con la percentuale più elevata di bambini in sovrappeso o in condizione di obesità. In generale l’Italia fa registrare una percentuale di obesità infantile superiore alla media europea, percentuale che nelle regioni meridionali, tra cui il Molise, sfiora il 40%.”
Una delle cose che ci può salvare dalla disinformazione è il suo contrario, ovvero una corretta informazione. Molti seguono la dieta “fai da te” oppure prese da internet. Qual è la dieta corretta per lei?
“L’informazione è certamente uno degli strumenti più potenti per promuovere uno stile di vita sano. La corretta alimentazione è alla base del mantenimento dello stato di salute di ogni individuo e, pertanto, va promossa in quanto arma di prevenzione. Basti pensare che, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), circa un terzo delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati grazie ad un’ alimentazione sana e corretta. Siamo il Paese del buon cibo, dei prodotti di qualità esportati in tutto il mondo e della dieta mediterranea ed è proprio lei, la dieta mediterranea, a cui bisognerebbe ispirarsi per alimentarsi correttamente. Per un’alimentazione sana dovremmo, perciò, preferire cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione. Ridurre il consumo di carne rossa e di insaccati a favore di pesce e carni bianche e sostituire i prodotti industriali con quelli casalinghi e genuini, ad esempio, imparando a sostituire le bevande zuccherate con centrifughe di frutta e verdura, spremute, infusi e tisane. Dovremmo poi evitare di consumare, o almeno ridurre drasticamente la quantità, di bevande zuccherate, farine e cereali raffinati, cibi di origine animale ricchi di grassi saturi, insaccati, carni in scatola, zuccheri raffinati, cibi processati ricchi di zucchero, grassi e sale, dolciumi industriali e bevande alcoliche e, regola fondamentale per dare al nostro corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno, variare molto la nostra alimentazione quotidiana per evitare di mangiare sempre gli stessi cibi.”
Che cos’è la Sindrome Metabolica? E’ vero che una corretta alimentazione può prevenire i tumori?
“Diminuzione del colesterolo Hdl (“ buono”), livelli superiori di trigliceridi nel sangue, ipertensione, ridotta tolleranza ai carboidrati con aumento della glicemia a digiuno: se almeno due di questi fattori si associano a un giro vita superiore a 94 cm negli uomini e a 80 nelle donne si può già parlare di sindrome metabolica. Una persona con sindrome metabolica ha, rispetto alla popolazione normale, un rischio molto maggiore di eventi cardiovascolari e di diabete. L’insorgenza della sindrome metabolica, così come quella dei tumori, si previene innanzitutto con il corretto stile di vita: fare movimento, ridurre il peso corporeo, seguire una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura e povera di grassi, nonché evitare di fumare e non abusare dell’alcol.”
In molti casi le cattive abitudini alimentari dei ragazzi derivano soprattutto dai genitori poco attenti e sempre impegnati. E’ GIUSTO E OPPORTUNO fare dei piccoli corsi di informazione e prevenzione nelle scuole?
“Certo, la migliore arma di prevenzione contro l’obesità infantile è sicuramente la corretta informazione e formazione di una coscienza e di una cultura alimentare dei genitori. Le abitudini alimentari dei figli sono specchio di quelle dei genitori e, perciò, correggendo i loro errori correggeremo anche quelli dei loro figli. Bisogna lavorare in questo senso e far comprendere ai genitori tutti i risvolti negativi che il sovrappeso e l’obesità possono avere sui loro figli…un bambino con problemi di peso in eccesso, è un potenziale adulto sovrappeso o obeso che si predispone a tutti i rischi per la salute di cui abbiamo parlato!”Se si considera che la dieta Mediterranea è stata proclamata dall’Unesco “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”, a riconoscere l’estrema importanza che essa ha per l’intera umanità è triste constatare che in Italia, culla della dieta mediterranea, tendiamo invece ad allontanarcene, rapiti da modelli alimentari che poco o nulla hanno in comune con le nostre tradizioni. Dunque riappropriamoci di quello che ci appartiene ed educhiamo i nostri bambini a consumare sin dalla più tenera età una dieta ricca dei colori e dei sapori della nostra tradizione.