Era scattato l’allarme, per fortuna subito rientrato. Taluni coltivatori venafrani, di passaggio lungo la strada comunale che da Venafro porta alla frazione Le Noci, avevano notato una eccessiva defogliazione ed imbrunimento di numerosi olivi della zona, tanto da temere l’invasione anche nella pianura venafrana, ricca di oliveti plurimillenari, della “xylella fastidiosa”, malattia dell’olivo che ha prodotto un’autentica mattanza di tale albero nel brindisino. Da un rapido contatto telefonico con esperti e studiosi quali il prof. Ferdinando Alterio di Venafro, docente di agraria negli Istituti Superiori Statali, ed il dr. Mario Stasi del Servizio Fisiosanitario della Regione Molise, ogni allarme è rientrato grazie alle motivazioni al fenomeno apportate dai predetti personaggi. “Per fortuna non trattasi di <xylella fastidiosa> -è stato assicurato- bensì del sostanziale calo delle temperature registratosi in zona nello scorso inverno. Questo ha comportato defogliazione, imbrunimento e una notevole caduta delle foglie, che comunque l’olivo cambia naturalmente ogni due anni da marzo a maggio. Trattasi in pratica di danni da freddo, che ad ovest della pianura venafrana si è percepito maggiormente rispetto ad altre zone della stessa piana. Le conseguenze del fenomeno purtroppo non saranno di poco conto, prevedendosi un calo della produzione intorno al 40%. Ad ogni bon conto, presto l’olivo del Venafrano tornerà a rivestirsi di foglie nuove ed ogni timore scomparirà”.
Tonino Atella
Ulivi colpiti dalla xylella