Riceviamo e pubblichiamo
In relazione alle dimissioni del consiglier«La nomina degli scrutatori – ha ricordato d’Apollonio – avviene secondo tassativa disposizione normativa che prevede l’istituzione di un Albo degli Scrutatorie Tonino Antenucci da componente della Commissione Elettorale Comunale di Isernia, il sindaco Giacomo d’Apollonio, quale presidente della medesima Commissione, ha inteso fare alcune precisazioni.

, al quale possono iscriversi, nel Comune di residenza, coloro che possiedono specifici requisiti, il principale dei quali è il godimento dell’elettorato attivo e passivo. La legge prevede, altresì, che la nomina degli scrutatori sia demandata alla Commissione Elettorale Comunale (CEC) e che la designazione degli stessi avvenga all’unanimità. Nel caso non si raggiunga l’unanimità – circostanza che, è bene precisarlo, a Isernia si è puntualmente verificata –, è possibile individuare un’altra procedura per giungere alle nomine. La procedura alternativa, così come ribadito con specifico parere della Direzione Centrale dei Servizi Elettorali, è quella del sorteggio. Il sistema del sorteggio è certamente più democratico rispetto alla scelta dei nominativi stabilita discrezionalmente dai singoli Commissari; e lo è stato ancor di più nell’ultima riunione della CEC di Isernia, poiché di tale Commissione fanno parte due candidati alle prossime elezioni regionali, i quali, se avessero effettuato la nomina senza ricorrere al sorteggio, avrebbero probabilmente dato adito a spiacevoli illazioni».

«Per quanto concerne il nostro Comune – ha aggiunto il sindaco –, durante il periodo in cui l’Ente era retto dal commissario straordinario Saladino, la CEC stabilì di procedere, in caso di consultazioni elettorali, alla nomina degli scrutatori con il “metodo del sorteggio informatico”, ossia far scegliere da un computer, in maniera casuale, i nominativi degli scrutatori, estraendoli dal relativo Albo. Tale procedura, come già chiarito, non lascia spazi alla discrezionalità dei componenti della CEC e assicura anche una effettiva turnazione fra i nominati; infatti, gli scrutatori selezionati in occasione delle recenti elezioni parlamentari sono stati del tutto diversi rispetto agli scrutatori scelti per le imminenti elezioni regionali. Va, però, evidenziato che l’alto numero di iscritti all’Albo, che sono quasi 1800, crea costante difficoltà poiché non pochi sorteggiati rinunciano successivamente alla nomina per l’assenza d’un reale interesse all’incarico, rendendo necessaria la loro sostituzione, con conseguenti complicazioni. Tale problema mi ha indotto, nello scorso mese di febbraio, a invitare costoro, purtroppo senza esito, a chiedere la cancellazione dall’Albo, che è il solo modo per ridurlo e per garantire in futuro maggiori probabilità di poter essere sorteggiato a chi, al contrario, ha un effettivo interesse e bisogno a ricoprire la funzione».

«Tutto ciò chiarito – ha proseguito d’Apollonio –, sebbene in linea di principio e di motivazione sociale la proposta del consigliere Antenucci può ritenersi condivisibile o almeno valutabile, essa appare impraticabile per quanto tassativamente stabilito dalla legge e per l’assoluta mancanza di unanimità, giacché anche a voler considerare legittimo che un componente della CEC suggerisca ulteriori criteri per la nomina degli scrutatori, egli non può certamente imporli agli altri componenti, i quali, nel caso di Isernia, restano invece favorevoli al metodo del sorteggio informatico. Pertanto, – ha concluso il sindaco – mi auguro che il commissario Antenucci riconsideri le proprie dimissioni e le ritiri. Lui si è sempre distinto per l’impegno con cui svolge il proprio ruolo e per la particolare attenzione alle necessità dei cittadini. Lo ritengo un importante esponente della maggioranza e un validissimo consigliere comunale».