Dopo l’incontro del 6 marzo scorso tenutosi al tavolo della giunta regionale del Molise con il presidente dell’esecutivo Frattura, il presidente della provincia di Isernia Coia ed i tecnici dei due enti, sono emerse due certezze. Fino a prova contraria.
La prima, quella più importante, ci giunge dalla conferma al tavolo che vuole e riconosce giuste le rivendicazioni degli ex cantonieri relativamente alla già più volte richiamata possibilità, per tutti, di essere riavviati nel mondo del lavoro proprio nel ruolo che hanno ricoperto per circa venti anni.
La seconda, quella che vede il presidente Frattura a riconfermare l’impegno finanziario per favorire un progetto di accompagnamento in attesa della stabilizzazione dell’intero nucleo degli ex lavoratori. Purtroppo le buone notizie sono avversate da alcune incognite.
Le nuove assunzioni sono collegate direttamente alla possibilità finanziaria dell’ente di via Berta, remote a sentire Coia, in quanto, il prossimo bilancio (slittato nell’approvazione dal termine precedentemente fissato di fine febbraio), vedrebbe l’ammontare dei vecchi 17/18 milioni di euro, agli attuali 12/13, il che significherebbe l’assunzione, se tutto va bene, di una unità! Ovviamente al tavolo abbiamo contestato queste decisioni/previsioni, snocciolando dati e previsioni di ben altra portata! Del resto, in attesa di conoscere il reale bilancio, al tavolo ogni altra considerazione sarebbe stata superflua o solo accademia e, a noi, non piacciono le chiacchiere.
Quindi l’appuntamento è stato rimandato a bilancio approvato. Ma la parte più interessante attiene proprio a quest’ultimo passaggio ed al motivo dell’appello di cui al titolo. Infatti, da oggi in avanti, la palla passa ai consiglieri provinciali i quali, liberandosi dell’appartenenza a questo o quello schieramento, dovranno cimentarsi unicamente con la buona amministrazione e con propria coscienza. Sembrerebbe diversamente strano che, un ente non più cancellato come inutile, responsabile unicamente per gli istituti di scuola media superiore e per la viabilità provinciale, non trovasse nelle maglie dei milioni a disposizione, proprie quei fondi per le uniche due priorità! E quindi non iscrivere in bilancio, a fronte di oltre 12 o 13 milioni di euro, la ridicola somma di 400.000 euro per tutti i cantonieri con un contratto part time, che tradotto in soldoni sarebbero circa 500 euro al mese, giusto per non far schifo alle proprie famiglie! Senza considerare della più volte declamata, da ogni parte, professionalità dimostrata negli anni da questi ex lavoratori, resta imprescindibile il loro ruolo legato alla sicurezza e alla manutenzione degli 800 chilometri di tracciato stradale oggi messo in serio pericolo dall’abbandono e dalla mancanza lungo di esso di questi uomini, che negli anni ne hanno curato ogni metro, come il loro giardino di casa. Pertanto, i consiglieri provinciali, facessero tutto quanto nelle loro possibilità al fine di trovare nel bilancio, quel ridicolo 3 -4 % per la riassunzione dei cantonieri e per la sicurezza di tutti noi.
Ovviamente, non ce ne staremo con le mani in mano, in attesa di conoscere le determinazioni del caso, metteremo in atto ogni forma di lotta utile per vedere riconosciuti diritti ed aspettative. Infine, due parole per affrontare l’argomento “accompagnamento” promesso da Frattura. Secondo le stime e le possibilità dettate da leggi, regolamenti e meri e freddi numeri, al momento la regione può intervenire per un importo pari a circa 120.000 euro, utili per affiancare i lavoratori per alcuni mesi attraverso un progetto ad hoc messo in piedi da provincia e regione in collaborazione con una delegazione dei cantonieri e da chi li sta sostenendo in questa fase. In conclusione, con il presente comunicato, allertiamo i consiglieri provinciali ed il consiglio dei sindaci, al fine di far indire un consiglio monotematico avente per oggetto la sicurezza delle strade e l’assunzione dei cantonieri, utile per l’approvazione senza vergogne del prossimo bilancio.
Noi siamo già pronti per intervenire, così come siamo prontissimi alla chiamata dei due enti al fine di stilare il progetto di cui sopra e per non lasciare niente al caso, richiamiamo l’attenzione del presidente Frattura affinché si faccia garante di quanto stabilito al tavolo con la sua totale approvazione.
IL PORTAVOCE
Emilio Izzo