In una campagna elettorale incentrata sulla ricerca del consenso, talvolta ad ogni costo, vengono, purtroppo, accantonati temi chiave per il futuro del territorio. Per niente secondaria è la cosiddetta questione generazionale, “che va affrontata prioritariamente per tenere in piedi il sistema Molise”. A sostenerlo è il candidato del centrodestra nel collegio uninominale di Isernia per la Camera dei deputati Mario Pietracupa, per il quale è fondamentale favorire l’incontro, il confronto e la collaborazione tra le diverse fasce della popolazione regionale, al fine di favorire uno sviluppo organico del territorio che non lasci indietro nessuno.
Giovani e anziani, dunque, al centro dell’agenda politica del presidente della Fondazione Neuromed, che parte da un dato: “In Molise – dichiara Pietracupa – stando ai dati dell’Istat del 2017, il carico sociale ed economico della popolazione non attiva rispetto a quella attiva (di età compresa tra i 15 e i 64 anni) è il seguente: ogni 100 persone che lavorano, ce ne sono 55,1 che risultano a carico. Parliamo di tantissime persone tenute poco in considerazione dalla politica, quando in realtà rappresentano una risorsa per questa regione. Molti i giovani lontani dalla politica e troppi gli anziani abbandonati a se stessi. Su queste categorie bisogna lavorare per creare valore aggiunto, condizioni favorevoli alla crescita. L’impegno degli anziani – prosegue Pietracupa – non può essere racchiuso esclusivamente nell’ambito domestico e nella trasmissione – pur importantissima- di esperienze, valori, saperi e tradizioni ai più giovani. E’ necessario invece coinvolgerli anche e soprattutto da un punto di vista intellettuale, dando loro la possibilità di frequentare in maniera più assidua i luoghi di incontro, di cimentarsi nell’utilizzo delle nuove tecnologie e di partecipare, così, alla crescita della microeconomia dei nostri territori.
Insomma, per Pietracupa tocca costruire un meccanismo di “mutua utilità. Un sistema che affondi le proprie radici nel tessuto sociale del Molise”, in grado di concorrere allo sviluppo del territorio e, perché no, di contribuire alla lotta allo spopolamento dei piccoli comuni, in particolare delle aree interne. “Il primo passo che mi propongo di compiere in tale direzione – conclude il candidato alla Camera – è quello di incontrare, immediatamente dopo il 4 marzo, i più giovani; gli studenti delle scuole, allo scopo di intercettarne le esigenze e avviare un confronto proficuo con ognuno di loro. L’obiettivo finale è realizzare un modello positivo ed efficiente di società, con la convinzione che il cambiamento debba necessariamente partire dalle piccole cose”.