Angelo Muraglia, direttore del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo
“Questo può essere il primo atto di una futura area metropolitana Vasto-Termoli”. Angelo Muraglia, direttore del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, spiega i contenuti dell’accordo di confine col Molise per la gestione delle emergenze cardiovascolari, che renderà possibile realizzare una sala di emodinamica anche nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.
“Tutto – sottolinea il dottor Muraglia – si muove nella correttezza istituzionale e nel rispetto delle norme del decreto legislativo numero 502 del 1992, a partire dall’articolo 1, che tutela la salute quale diritto fondamentale del cittadino. Le Regioni, singolarmente o attraverso strumenti di coordinamento, elaborano proposte in base alle esigenze del territorio per garantire i livelli essenziali di assistenza.
Il decreto 70 individua gli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi riguardanti i servizi sanitari. Nelle regioni con popolazione inferiore ai valori soglia relativi al bacino d’utenza, l’attivazione di determinati servizi nei presidi ospedalieri è subordinata alla stipula di un accordo di programmazione integrata interregionale: l’accordo di confine. E’ ciò che ho fatto al fine di verificare quali servizi fosse possibile attivare in un’area costiera, quella dell’Abruzzo Citeriore e del Basso Molise, caratterizzata dalla presenza di due città con caratteristiche demografiche simili, vocazione turistica e servizi similari.
Questo accordo di confine può essere la prima tappa di un percorso che conduca a costituire un’area metropolitana Vasto-Termoli, finalizzata a condividere servizi non solo sanitari, ma anche di altra natura. L’accordo che abbiamo stilato prevede la possibilità per il Molise di utilizzare un laboratorio di radiologia interventistica-angiografia-emodinamica da realizzare nell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto per la gestione dell’emergenza cardiovascolare notturna, ferma restando la gestione diurna affidata all’ospedale San Timoteo di Termoli.
Questo accordo di confine consentirà l’istituzione di un team di operatori dei due presidi ospedalieri per la copertura e la gestione coordinata dell’emergenza cardiovascolare attraverso personale adeguato ai volumi di attività. A Vasto abbiamo uno Stroke di primo livello, che funziona molto bene e che anche Termoli potrà utilizzare per i casi di ictus acuto. Inoltre, garantiremo il nostro personale di Pronto soccorso all’ospedale Caracciolo di Agnone, vista la vicinanza di alcuni paesi del Vastese a quella struttura ospedaliera, e garantiremo, sulla statale 650 Trignina, un rafforzamento del 118, oltre all’ambulanza medicalizzata già presente a San Salvo.
Questo accordo – ammonisce Muraglia – va declinato: deve essere monitorato nella sua implementazione e, inoltre, bisogna individuare un gruppo tecnico per l’attuazione. Poi il testimone passerà agli operatori coinvolti, che gestiranno oggettivamente e operativamente il primo servizio di quella che può diventare l’area metropolitana Vasto-Termoli”.