“Onestamente, da sindacalisti, non immaginavamo anche di dover promuovere con vigore e puntualità le varie misure nazionali di sostegno all’occupazione, ma purtroppo sia la classe politica ai vari livelli che gli Organismi preposti a farlo, sono talmente assorbiti da questioni altre, da dimenticare di diffondere informazioni, utili e indispensabili mai come adesso”
Così, la Segretaria della UIL Molise Tecla Boccardo, commentando l’emanazione da parte dell’ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive e del Lavoro), di due Decreti Direttoriali che rendono operativi gli incentivi per le assunzioni nel Sud (Bonus assunzioni Sud), e delle assunzioni di giovani NEET iscritti al Programma Garanzia Giovani, si completa il quadro degli incentivi al lavoro e all’occupazione per l’anno 2018, iniziato con l’incentivo per l’occupazione giovanile stabile inserito nella Legge di Bilancio per il 2018.
I due incentivi, ha ricordato la leader del sindacato regionale, avranno valenza per le assunzioni fatte a partire dal 1 gennaio 2018 e fino al 31 Dicembre 2018, rappresentando un rafforzamento, in quanto compatibili, dell’incentivo strutturale all’occupazione giovanile stabile.
A partire dal 2108, infatti, per le assunzioni di giovani under 29 anni con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato a tutele crescenti è riconosciuto l’esonero triennale del versamento del 50% dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro fino ad un massimo di 3 mila euro annui e resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Limitatamente alle assunzioni per il 2018, ha precisato la sindacalista, l’età per avere diritto all’esonero contributivo è innalzata a 35 anni.
Proprio per adeguarsi alla mutevole condizione del mercato del lavoro, anche rispetto alle differenti occasioni di impiego, nell’ipotesi in cui il lavoratore o lavoratrice, per la cui assunzione a tempo indeterminato è stato parzialmente fruito l’esonero, sia nuovamente assunto a tempo indeterminato da altro datore di lavoro privato, il beneficio è riconosciuto a quest’ultimi per il periodo residuo utile alla piena fruizione (tre anni), indipendentemente dall’età del lavoratore o lavoratrice alla data della nuova assunzione (portabilità del beneficio dell’esonero).
L’incentivo è riconosciuto anche in caso di trasformazione di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato fermo restando i requisiti anagrafici e di primo contratto a tempo indeterminato a favore di aziende che non abbiano proceduto a licenziamenti collettivi.
L’altra interessante misura, ha proseguito Boccardo, riguarda la possibilità di assumere lavoratori in alternanza scuola lavoro o di apprendisti di primo e terzo livello, con un esonero del 100%, fermo il limite di 3 mila euro annui.
L’incentivo non è cumulabile con altri incentivi economici della stessa natura ma è cumulabile con quello sulle assunzioni al Sud e l’incentivo assunzioni NEET, quindi una buona opportunità per i nostri giovani in cerca di lavoro.
Per la UIL positivo anche il bonus assunzioni al Sud che prevede una decontribuzione totale dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con tetto massimo fino a 8.060 euro, per un anno, per le assunzioni a tempo indeterminato, anche in apprendistato professionalizzante, per le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, nonché al socio lavoratore di cooperativa se assunto con contratto di lavoro subordinato.
L’incentivo, come si ricorderà, è riconosciuto ai datori di lavoro privati con sede di lavoro ubicata nelle Regioni “meno sviluppate” e in quelle “in Transizione” tra cui il Molise.
Il bonus dovrà necessariamente riguardare le assunzioni di lavoratori e lavoratrici di età compresa tra i 16 e i 34 anni di età e lavoratori e lavoratrici con 35 anni ed oltre purché disoccupati da oltre sei mesi.
Simile la misura per l’assunzione di giovani NEET, che consiste anch’essa nella decontribuzione totale con tetto massimo fino a 8.060 euro, per un anno, per le assunzioni a tempo indeterminato anche a scopo di somministrazione, in apprendistato professionalizzante, al socio lavoratore di cooperativa se assunto con contratto di lavoro subordinato.
Queste azioni, ha concluso Boccardo, trattandosi di bonus o incentivi, non devono essere visti come la soluzione definitiva ai problemi della disoccupazione, ma certamente rappresentano una valida opportunità offerta alle aziende per proporre a giovani, e non solo, una concreta occasione di lavoro, abbandonando le formule reiterate di contratti a termine, contraddistinte da una unica certezza: la precarietà.
Alla politica il compito anche di veicolare queste informazioni, magari con campagne promozionali adeguate o meglio ancora con sportelli informativi così che le ingenti risorse messe in campo siano davvero alla portata e alla conoscenza di tutti”.