Da un lettore, dipendente pubblico ed attento alle cose della propria città di origine, Venafro, riceviamo le foto che volentieri pubblichiamo e che attestano due aspetti assolutamente essenziali : l’amore del personaggio per il mondo animale ed in contemporanea la … disattenzione, il distacco dell’apparato municipale locale per la sopravvivenza delle specie animali che vivono nelle acque sorgive venafrane, ossia anatre e cigni. Ecco quanto scrive il lettore/fotografo circa l’oggetto dei propri scatti, vale a dire la vita delle specie animali nelle acque cittadine : “Non è possibile né è consentito ad alcuno -sbotta contrariatissimo il nostro- abbandonare al loro destino poveri animali che vivono nelle acque sorgive venafrane, ossia nel laghetto di corso Lucenteforte e al lavatoio comunale, poco più a sud. In entrambi gli specchi d’acqua vivono decine di anatre e cigni che però devono loro malgrado vedersela con le relative attenzioni da parte del Comune di Venafro, che fa poco o addirittura nulla per la loro salvaguardia. Lo si nota chiaramente, una volta avvicinatisi a tali animali che sono letteralmente affamati e in evidenti difficoltà. Appena notano nei paraggi un uomo o una donna, anatre e cigni raggiungono i bordi dell’acqua sperando di ricevere qualcosa da mangiare, cosa che il sottoscritto ed altri venafrani facciamo volentieri per garantire la sopravvivenza di tali specie. Mai che si sia notato qualche addetto del nostro Comune a distribuire cibo o altro, o anche qualche amministratore prendersi cura della salvaguardia degli animali in questione ! E’ la chiara dimostrazione, assolutamente inconfutabile, dello scarso senso civico e del disamore di quanti invece dovrebbero essere preposti alla tutela del bello della città, e le specie animali nelle acque sorgive venafrane sono senz’altro cosa bellissima ! Ma purtroppo nessuno dal nostro Comune vi provvede e se ne fa carico”. Data la situazione abbondantemente negativa, come cittadini cosa pensate di fare ? “Continuare a sfamare con le nostre tasche cigni ed anatre perché sopravvivano e non scompaiano ! E’ l’unica e costruttiva risposta di civiltà che possiamo dare in alternativa alle assenze altrui ! Adesso devo andare perché ho granturco da distribuire a cigni ed anatre, che di sicuro mi stanno aspettando al laghetto ed al lavatoio comunale”.
Tonino Atella