GUARDIAREGIA (CB) – Si è svolta il 4 dicembre, la prima riunione in presenza del Comitato di Gestione Provvisoria del Parco Nazionale del Matese, occasione scelta per presentare ufficialmente alla stampa molisana il nuovo ente che, dal 22 aprile 2025, è realtà grazie al decreto ministeriale firmato dal Ministro dell’Ambiente.

L’iniziativa, promossa da Confcooperative Molise, ha permesso di chiarire i punti principali del provvedimento, che definisce perimetrazione e zonizzazione provvisorie dell’area protetta: oltre 88.000 ettari tra Molise e Campania, che superano il precedente assetto del parco regionale.

Visita all’Oasi WWF e confronto con il territorio

La conferenza è stata affiancata da una visita guidata nell’Oasi WWF Guardiaregia–Campochiaro, riserva regionale nota per i suoi paesaggi carsici, il canyon del torrente Quirino, la cascata di San Nicola e l’area faunistica che ospita esemplari di cervo.
Presso il Centro Visite, la presidente della cooperativa La Ramegna, Carmela Serio, ha evidenziato la piena coerenza tra le attività della riserva e la prospettiva di un Parco Nazionale.

Terriaca (Confcooperative): “Il Parco è una scelta concreta per le aree interne”

Ad aprire i lavori è stato Riccardo Terriaca, presidente di Confcooperative Molise e membro del Comitato di Gestione Provvisoria in rappresentanza di ISPRA:

“Il Parco è una realtà concreta e rappresenta una delle poche scelte strategiche per contrastare le criticità delle nostre aree interne e montane. È fondamentale avviare un percorso di confronto costante con istituzioni, cittadini e media.”

Terriaca ha sottolineato anche come, a livello nazionale, i territori interni ricadenti in aree protette presentino un tasso di spopolamento inferiore rispetto a quelli non coperti da parco.

I sindaci: “Il Parco deve essere un’opportunità, non un vincolo”

Il sindaco di Guardiaregia, Fabio Iuliano, ha richiamato il valore dell’esperienza maturata dalle cooperative locali e la necessità di “conquistare” il Parco attraverso azioni condivise.
Stesso approccio per la sindaca di Campochiaro, Simona Valente, che ha ribadito l’obiettivo di farne uno strumento a supporto delle comunità, puntando su un turismo sostenibile e ben organizzato.

Di Baggio (Regione Molise): “Serve partecipazione, non populismo”

Nel suo intervento, il delegato regionale alle politiche ambientali Roberto Di Baggio ha invitato ad affrontare il percorso con spirito costruttivo:

“È necessario evitare contrapposizioni inutili. Il Parco sarà efficace solo se nascerà da una partecipazione reale e consapevole.”

Boggia: “Tutela e sviluppo devono camminare insieme”

A concludere la giornata, il presidente del Comitato di Gestione Provvisoria, Andrea Boggia, accompagnato dai consiglieri Domenico Izzo e Michela Visone. Boggia ha illustrato la visione del nuovo Parco:

“Vogliamo sviluppare la tutela per tutelare lo sviluppo. Il Parco deve essere costruito insieme ai territori, ascoltando chi vive e custodisce queste aree da generazioni. Non solo autorizzazioni e burocrazia: serve una narrazione concreta sostenuta da fatti.”

Verso un nuovo modello di gestione ambientale

Entusiasta anche Terriaca, che ha concluso sottolineando l’importanza del percorso avviato:

“Da oggi parte una fase nuova: un Parco che tenga insieme ambiente, comunità, economia e futuro, nel solco dell’ecologia integrale richiamata da Papa Francesco.”

Con questa prima riunione operativa, il Parco Nazionale del Matese muove i suoi primi passi concreti verso una gestione condivisa e partecipata, con l’obiettivo di diventare un modello di sviluppo sostenibile per l’intero territorio.