Il gruppo Consiliare M5S Molise riporta su seduta odierna di Consiglio regionale e mozione di sfiducia a Mazzuto:
“A 10 mesi dall’inizio della legislatura – afferma il gruppo M5S – siamo di fronte a una coalizione di centrodestra che mostra tutte le sue spaccature politiche e a un Presidente di Regione che fatica a gestire le dinamiche partitiche, tirato per la giacchetta tra un segretario di partito, quello della Lega, e i personalismi dei tanti membri della sua frammentata e frammentaria maggioranza.
Non abbiamo mai avuto fiducia in questo governo – spiegano – e ciò che è accaduto oggi è la conferma dei nostri timori e delle nostre previsioni: il fallimento totale di un’accozzaglia di partiti guidati da Toma che, addirittura, pur di ‘salvare’ un coordinatore regionale di partito nominato assessore esterno dietro esplicita richiesta di una segreteria, sacrifica due Consigliere elette dal popolo.
Così, ancora una volta, i luoghi istituzionali destinati alle politiche sul territorio per il territorio diventano il triste proscenio dove risolvere o cercare di risolvere delle beghe politiche.
Noi, oggi, chiedendo l’iscrizione all’ordine del giorno della mozione delle due Consigliere della Lega – specificano i portavoce M5S – abbiamo voluto confermare la nostra totale sfiducia in tutta la maggioranza. Perché la nostra fiducia nel centrodestra non c’è mai stata e mai ci sarà, lo diciamo da sempre.
Tuttavia, con evidente nervosismo e con imbarazzo, il Presidente Toma ha negato l’iscrizione della mozione che lo impegnava a valutare le condizioni politiche per la permanenza all’incarico dell’assessore Luigi Mazzuto con le delicatissime deleghe alle Politiche sociali e al Lavoro. Ancora una volta è sfuggito alla discussione democratica, imbavagliando la minoranza e parte della sua maggioranza. Un vero e proprio attacco alla democrazia. Ecco perché – spiega il gruppo M5S – abbiamo abbandonato l’aula mostrando che, senza la minoranza, questa assise non ha temi da affrontare in quanto la maggior parte delle proposte sono tutte a firma del MoVimento 5 Stelle. Di fatti, una volta usciti, il presidente del Consiglio non ha potuto far altro che chiudere la seduta.
Intanto le nostre proposte sui temi cari alla collettività – concludono i portavoce M5S – giacciono nei cassetti mentre noi, insieme a tutti i cittadini molisani, siamo costretti a subìre une gestione della Regione che, ormai a fine febbraio, affonda nell’esercizio provvisorio: uno dei temi programmatici più importanti per il nostro territorio, che non è stato ancora affrontato.”
Così, ancora una volta, i luoghi istituzionali destinati alle politiche sul territorio per il territorio diventano il triste proscenio dove risolvere o cercare di risolvere delle beghe politiche.
Noi, oggi, chiedendo l’iscrizione all’ordine del giorno della mozione delle due Consigliere della Lega – specificano i portavoce M5S – abbiamo voluto confermare la nostra totale sfiducia in tutta la maggioranza. Perché la nostra fiducia nel centrodestra non c’è mai stata e mai ci sarà, lo diciamo da sempre.
Tuttavia, con evidente nervosismo e con imbarazzo, il Presidente Toma ha negato l’iscrizione della mozione che lo impegnava a valutare le condizioni politiche per la permanenza all’incarico dell’assessore Luigi Mazzuto con le delicatissime deleghe alle Politiche sociali e al Lavoro. Ancora una volta è sfuggito alla discussione democratica, imbavagliando la minoranza e parte della sua maggioranza. Un vero e proprio attacco alla democrazia. Ecco perché – spiega il gruppo M5S – abbiamo abbandonato l’aula mostrando che, senza la minoranza, questa assise non ha temi da affrontare in quanto la maggior parte delle proposte sono tutte a firma del MoVimento 5 Stelle. Di fatti, una volta usciti, il presidente del Consiglio non ha potuto far altro che chiudere la seduta.
Intanto le nostre proposte sui temi cari alla collettività – concludono i portavoce M5S – giacciono nei cassetti mentre noi, insieme a tutti i cittadini molisani, siamo costretti a subìre une gestione della Regione che, ormai a fine febbraio, affonda nell’esercizio provvisorio: uno dei temi programmatici più importanti per il nostro territorio, che non è stato ancora affrontato.”