Via alla nuova programmazione dei fondi strutturali europei per la SNAI Alto Medio Sannio
Per la programmazione dei Fondi Comunitari 2021-2027, la Regione Molise ha previsto 10 milioni di euro per la Strategia d’area. Nuovi comuni molisani entrano a far parte dell’Alto Medio Sannio.
I sindaci e i tecnici dell’area interna Alto Medio Sannio – che comprende oltre 30 comuni del Molise abbracciando i sub ambiti di Agnone, Frosolone e Trivento -, sono a lavoro per confrontarsi sui nuovi fondi comunitari (FESR – Fondo Strutturale di Sviluppo Regionale; FSE – Fondo Sociale Europeo) 2021-2027 che la Regione Molise ha messo a disposizione per le Strategie Territoriali, con l’obiettivo di potenziare i servizi ed invertire la rotta dello spopolamento. Si tratta di circa 10 milioni di euro destinati all’area della SNAI Strategia Nazionale Aree Interne Alto Medio Sannio per il periodo 2021-2027, sulla base delle iniziative che i comuni del territorio saranno capaci di esprimere in forma integrata. Per discutere di tali opportunità e per concordare priorità e contenuti, l’assistenza tecnica della SNAI coordinata da Mario Di Lorenzo, in collaborazione con il Comune di Agnone, capofila della Strategia, e il sindaco Daniele Saia, il 18 novembre 2021 ha riunito la Conferenza degli Amministratori a Palazzo Bonanni di Agnone alla quale hanno partecipato oltre 20 Sindaci sia in presenza che in collegamento video. Per la nuova programmazione, gli amministratori hanno deciso di puntare ai servizi utili per la popolazione, al welfare e all’inclusione sociale, diminuendo l’investimento, rispetto al passato, sulla realizzazione di nuove strutture che rischiano di essere sottoutilizzate. L’obiettivo è dunque quello di mirare ad interventi sostenibili e ad attività fruibili direttamente dai cittadini dell’area interna, ragionando in ottica di territorio ed andando oltre le esigenze dei singoli comuni. Sulla base delle proposte che arriveranno dall’area, la Regione assegnerà entro fine anno le nuove risorse.
L’AREA INTERNA ALTO MEDIO SANNIO SI AMPLIA
L’area interna Alto Medio Sannio, che nell’ambito dell’attuale Strategia 2014-2020 riguarda 33 comuni, vede dei cambiamenti nella nuova programmazione in merito al suo perimetro. Su proposta della Regione Molise, da sottoporre all’ approvazione del Dipartimento per le Politiche di Coesione del Governo, l’area perde i Comuni di Civitacampomarano, Limosano, Montagano, Petrella Tifernina e San Felice del Molise, e acquisisce i Comuni di Molise, Montemitro, Sant’Angelo Limosano, San Biase e Torella del Sannio. Il totale dei nuovi comuni rimane comunque di 33. Tutti gli interventi già programmati per la Strategia 2014-2020 saranno portati a termine, secondo la perimetrazione stabilita nell’Accordo di Programma Quadro sottoscritto lo scorso luglio dalla Regione, dai ministeri e dall’area.
SI PUNTA AI SERVIZI SOCIO-SANITARI
Tra le priorità segnalate dai sindaci durante l’incontro, che ha coinvolto anche gli amministratori dei comuni appena entrati della Strategia dell’Alto Medio Sannio: la creazione di servizi socio-sanitari che possano essere fruibili al più presto dagli abitanti, implementando la medicina sul territorio con servizi extra-ospedalieri, per sopperire alle annose carenze e problematiche che compromettono la sanità su tutta la zona e dare sicurezza ai residenti anche nei momenti di emergenza. Più servizi per rendere il territorio più attrattivo ed evitare un’ulteriore depauperamento umano, sociale ed economico. Ciò che preoccupa di più gli amministratori è la carenza di personale sanitario che possa garantire servizi e prestazioni. Senza buoni servizi sanitari le persone sono più invogliate ad andarsene.
LE CONSIDERAZIONI PER UNA IDEA FORZA
Le prime considerazioni partono dall’analisi degli indici di vecchiaia della popolazione (quante persone oltre i 65 anni sono presenti ogni 100 giovani), del tasso di anzianità, cioè l’incidenza dell’anzianità sulla popolazione, e dell’indice di dipendenza strutturale (quanta popolazione anziana c’è rispetto alla gente che lavora). Tre importanti indicatori che testimoniano la fragilità dell’area. Rispetto al 2011, la popolazione complessiva dell’area è diminuita del 9,17% a conferma di un numero tendenziale di perdita oltre l’1% all’anno (in numeri assoluti, l’area perde 348 abitanti all’anno). Secondo l’indice di vecchiaia dei Comuni, dato che identifica, forse più degli altri, la marginalità dei Comuni, permettendo di valutare il livello d’invecchiamento degli abitanti si va dal minimo di valore di Trivento (218) fino ai massimi di Pietrabbontante (1500) e Castelverrino (3500). L’area complessivamente ha un indice pari a 314. L’Urban index (indicatore delle politiche urbane della Presidenza del Consiglio) definisce alto l’indice oltre il 200%. Il tasso di incidenza della popolazione anziana sul totale fotografa in maniera indelebile la forte presenza di una popolazione ultra sessantacinquenne. Il dato percentuale più basso è di Roccasicura (24,12) mentre il più alto è di San Biase (50,98). I sociologi indicano nella soglia del 30% la soglia di “non ritorno”, ossia di mancato ricambio generazionale: nell’area 22 Comuni superano tale soglia. Il valore dell’area nel suo complesso è di 30,02%. L’indice di dipendenza strutturale (quanta popolazione anziana c’è rispetto alla gente che lavora) esprime il carico sociale ed economico teorico della popolazione in età attiva: valori superiori al 50% indicano una situazione di squilibrio generazionale. Nell’Alto Medio Sannio solo il Comune di Roccasicura è sotto tale soglia, 8 Comuni sono compresi tra 50 e 60 per cento mentre gli altri si attestano oltre dette soglie. La dipendenza strutturale dell’area è pari a 65,50. I dati demografici confermano che i Comuni di Agnone, Frosolone e Trivento, oltre ad avere il numero maggiore di residenti e un indice strutturale della popolazione fisiologica per essere in area interna, hanno una dinamicità economica e sociale che ne fanno i maggiori centri erogatori di servizi comprensoriali.
Su questi dati illustrati nella riunione del 18 novembre scorso, i sindaci e gli amministratori hanno ritenuto impellente la necessità di investire sulle famiglie, i giovani, la presa in carico degli anziani, come obiettivi che sono i pilastri fondamentali della nuova programmazione 2021-2027. Tra le opportunità, l’impiego di risorse per il riutilizzo di beni e spazi pubblici sottoutilizzati da destinare per l’erogazione di servizi per la popolazione; altri fondi saranno destinati al sostegno di interventi materiali su beni culturali e naturali a fini turistici, sulla base del piano strategico del turismo della Regione; altri alle comunità energetiche. Diverse le iniziative per la nuova Strategia 2021-2027 che sono state discusse durante l’incontro e riportate nel documento trasmesso alla Regione. Gli amministratori hanno sottolineato che, per invertire la rotta, le istituzioni, i portatori di interessi, i cittadini e le comunità locale devono fare la propria parte ed assumersi le proprie responsabilità consapevoli che l’azione quotidiana di ognuno ha riflessi sulla comunità. Il Sindaco di Agnone, in qualità di Presidente della Conferenza, ha così concluso: «il primo nemico da sconfiggere è lo scetticismo e la mancanza di fiducia verso il proprio territorio che spesso alberga nei nostri concittadini, spesso alimentato dagli “scoraggiatori militanti” che utilizzano qualsiasi forma di comunicazione per fare proseliti».