Campobasso 15 marzo 2019 – «Oggi abbiamo fatto un decisivo passo in avanti nella  proposizione di un’Europa moderna, una visione il cui impulso di rinnovamento parta dai territori.  La dichiarazione “Costruire l’Ue  dal basso con le nostre regioni e città”, che rappresenta la sintesi del confronto  di questa due giorni di lavoro, sono sicuro costituirà un contributo prezioso alla preparazione dell’agenda strategica 2019-2024, che sarà sottoposta all’attenzione dei capi di Stato e di Governo il 9 maggio prossimo nel summit di Sibiu, in Romania».

A dirlo è il presidente della Regione Molise, Donato Toma, che ha partecipato, ieri e oggi, a Bucarest, al Comitato europeo delle regioni, impegnato nell’8° Vertice europeo delle regioni e delle città.

Dieci i punti che il Vertice ha individuato per rafforzare la base democratica dell’Unione europea e per ancorare, a  livello locale, le iniziative dell’Ue finalizzate alla costruzione di un futuro migliore per i cittadini: governance multilivello; sussidiarietà attiva; decentramento e ripartizione delle competenze; maggiore partecipazione dei cittadini alle scelte; accrescimento del sentimento di appartenenza al progetto europeo; ruolo attivo di regioni e città nella transizione verso un’Europa sostenibile e neutrale in tema di emissioni di carbonio; politiche che garantiscano l’esercizio delle libertà del mercato unico e assicurino l’equità e la giustizia sociale; rafforzamento della politica di coesione attraverso il mantenimento della cooperazione territoriale europea oltre il 2020; margine di manovra   necessario per consentire agli enti locali e regionali di sostenere i loro investimenti; accordo sul prossimo quadro finanziario pluriennale, secondo gli orientamenti già stabiliti dal Parlamento europeo e dal Comitato europeo delle regioni.

«Punti qualificanti e determinanti – rileva il governatore del Molise –  per disegnare il futuro di un’Europa meno distante dalle periferie, più attenta alle realtà locali, maggiormente disponibile ad ascoltare le richieste dei territori nella scelta delle politiche da attuare».

«Qui a Bucarest – continua – abbiamo iniziato un percorso che continuerà nei prossimi mesi e ci vedrà impegnati, come Comitato europeo delle regioni, per ridisegnare il futuro dell’Unione».

«Entro il prossimo mese di giugno – chiosa il presidente – dopo le elezioni europee, proporremo ai nuovi eletti la nostra idea di Europa. Come ha ricordato il presidente del Comitato europeo delle regioni, Karl –Heinz Lambertz, Unione europea, regioni e città non possono fare a meno, reciprocamente, le une delle altre».