Il Rava di Venafro, il torrente che chiude a sud l’abitato cittadino prima di tuffarsi nel fiume San Bartolomeo, è in totale abbandono! E’ la denuncia/protesta di residenti e lavoratori della zona, ma anche di quanti sono soliti ogni giorno passeggiare o correre lungo tale corso d’acqua per la cura di corpo, mente e spirito.

In effetti la vegetazione spontanea non rimossa ricopre quasi del tutto argini e letto del torrente, addirittura nascondendoli alla vista. <E’ una situazione insostenibile -affermano quanti vivono e lavorano nei pressi del torrente- in quanto la vegetazione a ridosso del Rava è fittissima, alta e di certo ospita tante specie animali selvatiche che preoccupano un sacco. Ci riferiamo in particolare ai serpenti, che spesso notiamo aggirarsi liberamente tra tanto verde. In effetti, mancando il necessario taglio e rimozione della vegetazione e quindi la pulizia degli argini del torrente, si favorisce il conseguente proliferare di diverse specie animali selvatiche. Vivere con tali potenziali pericoli praticamente fuori l’uscio di casa o nei pressi delle nostre attività lavorative, credete, non è affatto bello e piacevole.

Viviamo cioè con la paura addosso! Così come temiamo  possibili esondazioni delle acque con le prossime piogge autunnali, causa tutto quanto tra verde e rifiuti vari ostruisce il naturale deflusso delle acque>. Tanto premesso cosa si chiede? <Che si puliscano in fretta letto ed argini del Rava in modo da restituirci la tranquillità perduta, garantendoci la dovuta sicurezza>. A chi è rivolta l’istanza, certamente plausibile? <Nel passato ha provveduto il Consorzio di Bonifica della Piana di Venafro a ripulire e tenere in ordine il Rava. Pensiamo che l’incombenza sia sempre di tale ente e ci meravigliamo che non si sia ancora intervenuti.

Sollecitiamo perciò l’ente di Bonifica dell’estremo Molise occidentale a provvedere alla pulizia del torrente, garantendo sicurezza e tranquillità a tutti>.

 

Tonino Atella