Venafro ha ricordato la propria giovane donatrice di organi, Ritamaria Matteo. La 26enne, si ricorda, rimase vittima nel 2013 di un tragico incidente della strada sull’A/1 in territorio di Magliano Sabina (Roma) mentre rientrava da Venafro a Siena dove studiava e lavorava. Ritamaria era donatrice di organi e la famiglia non indugiò un attimo a rispettare la sua volontà ed a far sì che i suoi organi venissero donati a quanti ne avevano bisogno. Un esempio altissimo di umanità ed amore per il prossimo che la propria città natale, che già aveva magnificato il gesto della giovane prima attribuendole il Civis Anni 2013 e quindi intitolandone la sezione cittadina dell’Aido nel 2014, ha voluto sottolineare e trasmettere soprattutto alle nuove generazioni perché crescano e si formino nel rispetto della vita e degli altri. Per ricordare Ritamaria Matteo sono intervenuti in tanti al Centro Sociale Don Orione della città, gentilmente messo a disposizione dal Parroco don Salvatore Rinaldi, a sua volta tra i conferenzieri dell’evento, cui hanno dato il loro contributo di idee il prof. Mario Gianni, il pubblicista Tonino Atella e lo psichiatra Costantino Kniahynicki, tutti concordi nel sottolineare la ricchezza umana e sociale di Ritamaria Matteo e nel contempo il gesto assolutamente prezioso della donazione degli organi. Da rimarcare la presenza all’evento di mamma e papà di Ritamaria, Antonietta e Mario, cui è andato l’affettuoso abbraccio dei presenti, nonché le belle musiche proposte all’organo da Gianluca Adami.