Riceviamo e pubblichiamo

Sono Mario Zaffino, ho 47 anni e vivo a Trivento. In seguito al terremoto del 31 ottobre del 2002 la mia abitazione è diventata inagibile. Di conseguenza l’amministrazione comunale ha emesso una ordinanza di sgombero. Da tale data abito in affitto. Fino ad aprile del 2012 l’affitto mi è stato pagato dallo Stato centrale.

Successivamente, essendo terminato lo stato di emergenza, (quindi ricostruzione ultimata entro i dieci anni) lo Stato centrale non ha più erogato il contributo di autonoma sistemazione. La ricostruzione della mia abitazione, però, a tutt’oggi non è ancora ultimata, di conseguenza continuo a stare in affitto.

Il Comune di Trivento che dovrebbe farsi carico del contributo di autonoma sistemazione, non si sta comportando correttamente. Sostiene che non sa come rendicontare sul bilancio comunale tale contributo e che tale contributo dovrebbe essere pagato dalla Regione, (quindi tra Regione e Comune si sta verificando una situazione di ‘scaricabarile’) e
dell’affitto annuo totale eroga sola una minima parte.

Questa situazione va avanti da cinque anni. Tra l’altro il sindaco della vecchia amministrazione mi garantì che solo stipulando il contratto d’ affitto mi avrebbe erogato l’intera somma. Quindi mi sono ritrovato a dover sostenere inutilmente una ulteriore
spesa (70 euro per costo annui di registrazione, quindi 280 euro in quattro anni, pagati il sottoscritto). Di conseguenza ho accumulato un notevole debito nei confronti della proprietaria dell’abitazione.

Fino ad un paio di anni fa lavoravo, quindi mi è stato possibile tamponare in qualche modo, adesso, però, essendo disoccupato e non avendo alcun reddito, non ho più la possibilità di sostenere questa spesa mensile. Mi ritrovo quindi di fronte una situazione di imminente sfratto. Aggiungo che tutto questo mi sta provocando gravi problemi di salute e da maggio 2012 ad oggi sono stato ricoverato diverse volte in ospedale.

Mario Zaffino