Con il D.L. n°75/2017 (art. 20), meglio conosciuto come Decreto Madia, lo Stato Italiano ha attuato un provvedimento, recepito da tutte le regioni italiane con l’eccezione del Molise. Il Decreto prevede la stabilizzazione dei precari della Pubblica Amministrazione, in possesso dei tre requisiti obbligatori, ovvero: risultare in servizio in data successiva al 28 agosto 2015, aver maturato minimo 36 mesi di servizio (anche non consecutivi) presso una Pubblica Amministrazione e soprattutto, essere stati assunti previo superamento di una selezione pubblica per titoli e/o esami. L’attivazione di tale Decreto prevede di fatto che le varie Regioni provvedano ad effettuare una ricognizione del personale che abbiano i tre requisiti previsti e che gli stessi vengano inseriti in una lista. Dalla suddetta lista, l’Amministrazione, deve attingere per l’assunzione del personale di cui ha bisogno. bloccando, di fatto, tutti i concorsi o le assunzioni a tempo determinato o con contratti CO.CO.CO o CO.CO.PRO fino all’azzeramento della lista di cui sopra. Tutte le Regioni hanno recepito tale Direttiva Nazionale avviando procedure di stabilizzazione per i lavoratori che hanno maturato tali diritti, tutte le regioni, tranne il Molise (forse diventata nel frattempo una nuova regione autonoma) dove si continuano a calpestare i diritti dei lavoratori. In una realtà come la nostra, già molto delicata e disagiata, tante famiglie sono in attesa di conoscere il proprio futuro e di vedere riconosciuta ed applicata una legge nazionale, evitando, in questo modo, di accentuare il penoso fenomeno dell’emigrazione e dello spopolamento del Molise.

Claudia Mistichelli