“Tutti dicevano di volerlo fare, noi lo stiamo facendo davvero: ieri abbiamo votato in Senato la riduzione del numero dei parlamentari da 945 a 600 e il Molise, mantenendo 2 senatori, preserva la propria identità”.

Lo afferma con orgoglio Fabrizio Ortis, portavoce al Senato del MoVimento 5 Stelle, che spiega i termini della questione nel dettaglio: “Risparmieremo 300mila euro al giorno – sottolinea – grazie alla riforma costituzionale arrivata ieri al voto finale in Senato, che taglia finalmente 345 parlamentari. Una riforma che ha provocato la rivolta dei vecchi partiti, PD in testa, che per anni si erano riempiti la bocca col taglio dei costi della politica per poi ostacolare, ieri, alla prova dei fatti, la riforma voluta dal MoVimento”.

In questo nuovo assetto del parlamento, il Molise mantiene la propria rappresentatività rispetto ad altre regioni. “Il numero minimo dei senatori costituzionalmente garantiti non sarà intaccato – argomenta il portavoce pentastellato – nonostante certa stampa abbia provato a far passare che, a seguito della riforma, il Molise avrebbe perso un senatore rispetto ai due previsti dalla Costituzione. Posso capire che per creare un piccolo scoop estemporaneo qualcuno si è affrettato a lanciare l’allarme senza nemmeno pensare di consultare né me né il senatore Di Marzio, e capisco anche che le dinamiche parlamentari e le modifiche costituzionali sono argomento complesso, spesso non alla portata di tutti. In realtà, quasi tutti i testi in discussione prevedevano la riduzione dei senatori in Molise da 2 a 1, poiché non consideravano che la nostra regione già 55 anni fa, in occasione della sua istituzione, si era vista riconoscere un numero inferiore di senatori rispetto alle altre, che, a legislazione vigente, ne hanno almeno 7 (tranne la Valle d’Aosta che ne ha 1, ma ha anche l’autonomia) e che, con la nuova proposta, ne avranno almeno 3”.

“Appena rilevato il problema – ancora Ortis – ho immediatamente contattato gli estensori del Ddl e fatto presente che non sarebbe stata possibile una simile riduzione, che per la seconda volta avrebbe penalizzato il Molise relegandolo al ruolo di Cenerentola del Meridione. Insieme al mio collega abbiamo discusso la questione, che alla fine è stata recepita dal Ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta Fraccaro e dal Relatore del testo unificato Calderoli. Così facendo, con l’emendamento 2.100 abbiamo fatto sì che fosse modificato l’articolo 2 della riforma che lascia inalterato l’articolo 57 della Costituzione nella parte relativa alla nostra regione. Dunque – conclude Ortis – il Molise ha e avrà ancora 2 senatori, aumentando, di fatto, il proprio peso in proporzione a quello che sarà il nuovo totale dei senatori e mantenendo inalterata la proporzione alla Camera dei Deputati. Il MoVimento 5 Stelle è e sarà sempre al servizio dei cittadini e dei molisani”.