La nuova positiva immagine di Venafro attraverso la valorizzazione del rione Ciaraffella, regno delle splendide acque sorgive della città, con La Traviata proposta dalla Regione Molise

di Tonino Atella

Venafro ha un proprio ed esclusivo patrimonio naturale. Con tutto il rispetto per il resto, sono le acque sorgive della città la vera ed autentica ricchezza. Certo concorrono all’immagine del centro il Castello Pandone, il Museo Nazionale di Santa Chiara, la Chiesa della Ss.ma Annunziata, la storica Cattedrale con la sua Porta Santa, il vasto patrimonio archeologico (seppure in gran parte chiuso, abbandonato, sbarrato e non visibile e visitabile, come appena riportato su questa cronaca) ed altro ancora, ma è fuor di dubbio che ad attirare, interessare ed avvincere è il patrimonio idrico che continua a sgorgare dal sottosuolo abbellendo la città e rendendo fertili le terre tutt’intorno all’abitato, in primis gli storici orti dai quali si ottengono le proverbiali ed ottime verdure venafrane. Ebbene il rione da cui fuoriescono e si dipartono le acque sorgive venafrane è Ciaraffella, periferia ovest della città. Lì insistono le Quattro Cannelle, storica fonte pubblica, lì si trovano la Fonte della Regina e della Grotta, lì fa ottima mostra di se il magnifico laghetto (sempre che non sia ricoperto di alghe … !), lì c’era l’allora Centrale Idroelettrica della SME (Società Meridionale Elettrica) situata all’interno della ristrutturata Palazzina Liberty ed a ridosso trovasi tuttora il lavatoio comunale alimentato dalle acque sorgive. Un ambiente cioè ricco della risorsa naturale primaria -l’acqua sorgiva- e sino a qualche decennio frequentatissimo dai venafrani di ogni età. Attività commerciali, artigianato e sale cinematografiche lo rendevano vivo ed in molti vi risiedevano o volentieri lo raggiungevano per intrattenervisi ed incontrare gli altri. Poi però dagli anni ‘70/’80 tutto sparito e Ciaraffella progressivamente svuotata di cose e persone. I venafrani avevano voltato le spalle alla zona, negozi ed attività avevano abbassato le saracinesche ed il rione era precipitato in un desolante abbandono. Adesso, e veniamo finalmente a cose positive, è come partito il rilancio di Ciaraffella, cosa bellissima e che in tanti a Venafro auspicavano da tempo. A pensarci, in maniera opportuna, è stata la Regione Molise che a fine mese “riaprirà” lo storico quartiere con una iniziativa culturale insolita per la città ma assolutamente interessante : La Traviata, opera lirica di spicco che verrà proposta -altra novità di rilievo- addirittura con palco sul laghetto, ovviamente prosciugato per la circostanza ! Ed il pubblico siederà su gradinate allestite lungo Corso Lucenteforte, guardando verso la Palazzina Liberty. Una location unica, assolutamente innovativa come l’iniziativa artistica proposta e che di certo attirerà un sacco di gente vuoi per lo spessore culturale dell’avvenimento vuoi per la scelta di Ciaraffella, quartiere che si appresta finalmente a tornare a vivere. “Non ci poteva essere scelta migliore -affermano all’unisono i venafrani- sia perché si restituirà vitalità al rione e sia perché si valorizzerà ulteriormente il nostro vero patrimonio naturale, ossia l’acqua sorgiva, facendolo ulteriormente conoscere ed apprezzare alla massa. Il futuro di Venafro passa attraverso la diffusione delle proprie risorse e la ricchezza idrica del sottosuolo è certamente una di queste. Perciò chapeau alla Regione Molise che ha scelto Ciaraffella per “La Traviata”, traino vincente perché il quartiere torni a nuova vita e perché tant’altri molisani e non apprezzino la ricca risorsa naturale della nostra città, l’acqua sorgiva”.