Riceviamo e pubblichiamo.

E’ a dir poco scandaloso quanto accaduto nell’ultimo consiglio regionale del Molise dove la maggioranza, con a capo Donato Toma, ha rifiutato persino di discutere l’argomento della programmazione sanitaria.

Il governatore ha pronunciato un discorso senza né capo né coda, con una serie di inesattezze e di bugie di fronte ad un intero Consiglio che assiste inerme a fenomeni che rasentano il codice penale. E mi riferisco, nella fattispecie, al sub commissario alla sanità che ha firmato un piano di ristrutturazione ospedaliera per il Covid-19 abusando del suo ufficio. Il tutto con il beneplacito del presidente della Regione Molise e con un Ministero, quello della Salute, che diventa corresponsabile e tenta di mettere toppe, pensando che nessuno si accorga di quanto stia succedendo.

Il Molise è messo alla berlina a livello di considerazione politica italiana grazie ad un governo regionale guidato da un presidente che oltre ad essere Ponzio Pilato è anche un furbacchione: se da un lato contesta il commissariamento della sanità dall’altro rifiuta qualunque possibilità di discutere la programmazione della materia.

Segnale evidente che in entrambi i casi mente, sapendo di mentire.

Intanto la Regione Molise è allo sbando con una maggioranza, tacitata da una vergognosa distribuzione di incarichi, che rinuncia ad esercitare i propri diritti dietro alla solita minaccia di un ritorno alle urne.

La questione del Centro Covid a Larino non terminerà qui ma continuerà perché il Molise sulla questione si è espresso a favore anche in altre sedi, istituzionali e non.

Questa politica insulsa non deve farci sprofondare nella rassegnazione ma dobbiamo avere la forza di reagire e lottare per riaffermare i nostri diritti.

Michele Iorio