Non s’intravedono interventi di ripristino mentre l’autunno è alle porte e si temono danni e pericoli del recente passato

Il tempo passa, nessuno interviene, le acque fluviali del Volturno continuano a scorrere e conseguentemente prosegue inarrestabile la frantumazione -iniziata tempo addietro e mai affrontata dai settori preposti- dei frangi piene in ferro e cemento nelle acque fluviali all’altezza di Ponte del Re, struttura che separa Molise dalla Campania.

In effetti tali manufatti, concepiti per contenere e rallentare le devastanti piene fluviali dell’autunno, sono anni che risultano spezzati e ridotti in pessimo stato, ovviamente senza assolvere più alle finalità per le quali erano stati realizzati ed installati. Anzi sotto l’incalzare delle correnti d’acqua dolce continuano giorno dopo giorno a spezzarsi, frantumandosi progressivamente e sempre più. Visto come sono ridotti, ossia in decine e decine di pezzi di inutili ed inservibili manufatti di ferro e cemento, non assolvono affatto ad alcuna funzione né in caso di piene risulteranno utili a frenare l’impetuosa e devastante velocità delle acque dolci del Volturno.

E’ soprattutto questo che preoccupa tantissimo i lavoratori della terra all’estremo ovest del Molise e quanti risiedono in zona. Le dichiarazioni degli interessati sono assai significative: <Temiamo le piene autunnali del Volturno -affermano costoro- e chiediamo che si rimuovano i manufatti frantumati all’altezza di Ponte del Re e che se ne installino di nuovi ed efficaci allo scopo. Lo andiamo sollecitando da tempo, ma non otteniamo risultati concreti. Se solo si pensasse a precedenti disastri, esondazioni ed altro avvenuto in zona nel recente passato, di certo si avvertirebbe il dovere d’intervenire. Ed invece niente di niente!>.

L’augurio è che l’ennesima denuncia documentata di quanto in atto sotto le arcate di Ponte del Re, là dove Molise e Campania praticamente “si danno la mano”, serva a risolvere finalmente il datato problema.

 

Tonino Atella