Un parallelo tra illustri sconosciuti a colpi di spot social.                                            Vilnius però la spunta su Campobasso (almeno per adesso)

di Domenico Lanciano

La Lituania (una delle tre Repubbliche Baltiche, assieme a Lettonia ed Estonia) è un piccolo Stato che fa parte dell’Unione Europea dal primo maggio 2004 ed ha alcune somiglianze con il Molise. Prima di tutto è una nazione semisconosciuta, proprio come la regione Molise. Entrambi hanno pochi abitanti: la Lituania poco più di 2 milioni e mezzo (con una densità di 54 unità per kmq), mentre il territorio non va oltre i 65.200 kmq però è tutto pianeggiante e ricco di ottima agricoltura. Il Molise si attesta attorno a 300 mila iscritti all’anagrafe (ma è mezzo vuoto per emigrazione), ha un territorio prevalentemente montano di appena 4.438 km con una densità di circa 70 cittadini per kmq (misura ipotetica visto lo spopolamento, specie delle campagne). Entrambi hanno come patrono San Giorgio, il cavaliere che uccide il drago.

La Lituania come il Molise ha  il complesso-problema della “inesistenza”  e della invisibilità … cioè pensa di non essere sufficientemente conosciuto a livello internazionale e di massa. Sappiamo bene come e quanto in Molise si stia ancora discutendo come uscire da questo presunto “empasse”, da questo circolo vizioso senza ancora uno sbocco definitivo allo slogan “Il Molise non esiste!”. Invece, la Lituania ha risolto il suo problema con un semplice “clic” di computer proprio pochi giorni fa con una idea geniale, uno spot ideato da Skaiste Kaurynaite (27 anni) e Jurgis Ramauskas (25), entrambi studenti  (come raccontano le attuali cronache internazionali) ma con l’aiuto della loro scuola e di enti governativi preposti al turismo.

E’ bastata una foto ed una breve didascalia.  Tale foto, tramutata in manifesto murale gigante, mostra una giovane donna che, nel pieno del godimento sessuale, con la mano stringe e stropiccia un “lenzuolo geografico” proprio sulla zona dove è raffigurato il territorio della Lituania. La didascalia, ricca di ironia e divertimento, sembra gridare: “Vilnius è il punto-G dell’Europa. Nessuno sa dov’è, ma quando lo trovi è sorprendente”. Ma cosa significa?… Significa che la Lituania, con la sua capitale Vilnius, è come il “punto-G” del massimo godimento sessuale posto dentro la vagina della donna. Nessuno, infatti, sa ancora dove è localizzato, però quando lo trovi ti porta al settimo cielo. E’ dunque un chiaro invito a cercare il “punto-G” del’Europa, la Lituania e la sua capitale Vilnius, città molto bella e culturalmente assai vivace.

Ed è appunto la vivacità culturale che, assieme alla sensibilità e lungimiranza politica e sociale,  ha dato origine allo spot geniale il quale ormai ha portato alla ribalta globale (tramite l’immensa rete inteconnessa dei mass-media e dei social media) una nazione e un territorio prima quasi completamente sconosciuto ai più (come il Molise). Adesso la Lituania esiste con la sua splendida capitale, degna davvero della cosiddetta “sindrone di Stendhal” o “sindrome di Firenze” … ovvero degna di quell’orgasmo intellettuale e fisico, di quell’estasi che soltanto la bellezza di luoghi ed opere d’arte possono suscitare esaltando le persone.

E il Molise?… Il Molise è solito snobbare coloro che s’impegnano per la sua maggiore e migliore conoscenza anche internazionale. Così come è accaduto il 9 e 10 maggio 2014 all’Università delle Generazioni che si era preoccupata assieme ad alcuni imprenditori altomolisani di far venire, a proprie spese, ben 14 giornalisti della Stampa Estera per far loro capire come e quanto sia bella questa regione. La sindrome di Stendhal ha colpito quasi tutti quei giornalisti, i quali hanno dichiarato di non aver mai visto, concentrata in pochissimi chilometri quadrati, una così varia e splendente meraviglia. L’allora Amministrazione comunale agnonese e persino l’allora Amministrazione regionale con la presenza di un importante assessore, non ha dato sèguito a questa preziosa occasione che avrebbe portato anche alla creazione di una “Casa della Stampa” per tutti i giornalisti (circa 800) della Stampa Estera accreditati in Italia, tra la sede di Roma e quella di Milano.

Il punto-G lanciato così tanto genialmente da due studenti di Vilnius (appoggiati efficacemente da enti governativi) a favore della maggiore visibilità globale della Lituania non è altro se non la proposta fatta dall’Università delle Generazioni nel 2014 e mai raccolta da alcuno: “L’effetto Stendhal in Alto Molise potrebbe essere più diffuso di quanto non si creda. (…) L’Università delle Generazioni auspica che Comuni, Pro Loco, Asrem ed altre associazioni territoriali ma anche nazionali (come quelle di Medicina del Turismo) realizzino un’utile conferenza interdisciplinare per trattare l’argomento, visto e considerato che queste nostre montagne sortiscono sempre più effetti assai profondi e coinvolgenti … proprio come la “sindrome di Stendhal”.” Ma i nordici lituani, per quanto piccoli e sconosciuti, sono stati più grandi, bravi e attivi!