Giovannino Renzullo ha coronato il suo sogno, farsi apprezzare nel paese natio, opera sempre difficile per gli autori con la massima storica: “Nemo profeta in patria”. Il poeta   nato a Macchiagodena il 25 settembre 1945 ha presentato il suo lavoro editoriale proprio a Macchiagodena ieri domenica 5 agosto, alla presenza dei suoi compaesani, del Sindaco Felice Ciccone e dei tanti appassionati di poesia e delle sue opere. Giovanni Mancinone ha relazionato sulla figura di Giovannino, considerato uno scrittore sui generis, giacché è stato agricoltore, falegname, elettricista, idraulico e radiotecnico; e solo per ‘diletto’, senza alcuna specifica preparazione letteraria, ha scritto poesie e libri. Renzullo ha iniziato a scrive nel 2012, ma lui non si definisce uno scrittore, lo fa per il piacere di farlo e ama regalare i suoi scritti agli amici. Dei suoi scritti cura anche la stampa e l’impaginazione.

“I miei vent’anni a Macchiagodena”, questo il titolo del suo primo libro col quale racconta il proprio paese, gli amici, i giochi, i primi amori ed il profondo attaccamento alla sua terra d’origine. Nell’aprile del 2017, nella sala del Museo Raucci del Comune di Isernia, è stato presentato il libro “Quando l’amore può aspettare”, un romanzo ambientato ad Isernia.

Nella prefazione il professor Filippo Ungaro fa notare come Renzullo si sia cimentato, questa volta, in un campo insolito per lui, poeta d’istinto, poiché ha abbozzato, accanto al sentimento della fedeltà in amore, la difficile tematica dell’insoddisfazione sessuale femminile, descritta attraverso le vicende intime della protagonista, vista nell’ambito delle sue diverse relazioni, coniugali ed extraconiugali.

Renzullo ha poi scritto altre piccole cose tra cui “I biscotti della nonna”, dove parla di un breve passaggio della sua vita. Nel dicembre scorso ha scritto una lettera a Babbo Natale per lanciare un messaggio di speranza proprio nel giorno dedicato ai più piccoli.

La scrittura e la poesia rappresentano le sue grandi passioni, quando si sente triste ama immergersi nella fantasia e scrivere lasciandosi trascinare dalle emozioni.

Una delle ultime poesie di Giovannino Renzullo di seguito: “Eterno Amore”