Giornata della Legalità, la Garante: avere il coraggio di essere al servizio degli altri è il messaggio da trasmettere alle nuove generazioni

“La legalità rappresenta il valore fondante di qualsiasi società che voglia definirsi civile. In un mondo ideale, essa costituisce il faro che guida l’agire di ogni popolo, che indirizza la correttezza del suo operare. Dal rispetto della legalità discende, infatti, la possibilità di garantire a ciascuno il godimento dei propri diritti”.

Con queste parole la Garante regionale dei Diritti della Persona, Leontina Lanciano, pone l’accento sull’importanza della Giornata della Legalità, che cade ogni anno il 23 maggio in ricordo dell’attentato di Capaci – che costò la vita al magistrato Giovanni Falcone, a sua moglie Francesca Morvillo e agli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, e Vito Schifani – e di quello successivo di via D’Amelio – in cui furono assassinati il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta, composta da Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

“Nonostante il clima particolare che stiamo vivendo, in cui al centro dell’attenzione ci sono la sanità e la pandemia – afferma la dottoressa Lanciano – la ricorrenza odierna non può passare sotto silenzio. Non si può smettere, mai, di parlare di mafie. Mantenere sempre i fari puntati su un fenomeno che divora il tessuto sociale, minaccia il ruolo delle istituzioni ed è costato la vita a tanti uomini e a tante donne che si sono sacrificati in nome della giustizia, è un dovere. Un dovere civico, ma ancor di più un dovere morale”.

Ed è proprio il valore del sacrificio, dell’abnegazione, a fare da vessillo alle celebrazioni del 2020: su iniziativa di Maria Falcone, presidente della Fondazione intitolata al fratello Giovanni, e di Antonio Decaro, presidente dell’Anci, quest’anno la Giornata della Legalità sarà dedicata agli ‘eroi di tutti i giorni’: persone che durante l’emergenza hanno lavorato per il bene della collettività. Ovvero personale medico e sanitario, esponenti delle Forze dell’ordine e della Protezione civile, farmacisti, militari, insegnanti, commercianti, rider e dipendenti dei supermercati.

“Avere il coraggio di essere al servizio della collettività – afferma la Garante – è il messaggio che, oggi, dobbiamo trasmettere. In particolare alle giovani generazioni. Solo portando avanti l’impegno di chi è stato disposto ad immolarsi per gli altri in nome della legalità, faremo in modo che quel sacrificio non sia stato vano. Ciò affinché il lascito di Falcone, di Borsellino e delle altre vittime della mafia non vada perduto, ma trovi terreno fertile per continuare a germogliare”.

 

Il Garante Regionale dei Diritti della Persona

(Dott.ssa Leontina Lanciano)