CAMPOBASSO – “In un periodo storico così difficile per il settore dell’editoria in Molise c’era la necessità e probabilmente l’obbligo morale di nominare all’interno del Corecom anche un appartenente alla categoria dei giornalisti o un esperto, rigorosamente molisano, in materia di comunicazione. Invece, in nome di una lottizzazione politica di organismi puramente tecnici sono state semplicemente espresse delle preferenze”.
Così, in una nota stampa, il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti, Cosimo Santimone, criticando il modus operandi del Consiglio regionale che due giorni fa ha nominato il nuovo direttivo del Corecom.
“Si è inneggiato per mesi al cambio di rotta e di marcia, ad una politica del rinnovamento per favorire nuove opportunità di crescita in Molise – aggiunge – e invece, in piena notte e con un colpo di spugna, è stato cancellato quanto di buono fatto sino ad ora. Abbiamo assistito, ancora una volta, ai malcostumi della ‘lottizzazione’ che nulla hanno a che fare soprattutto con la tutela degli interessi collettivi.
Il Corecom – osserva – di fatto è stato risucchiato in un gorgo di giochi di partiti che hanno superato, e di gran lunga, le ‘manovre’ appartenenti alla vecchia politica. Queste nomine, fatte famelicamente – conclude – danneggiano solo la categoria dei giornalisti, avrebbero invece meritato maggiore collegialità e dialogo, con Ordine e Associazioni, trattandosi pur sempre di un organismo di garanzia”. (ANSA).