di Pietro Tonti

Arenata la trattativa tra Pd e Molise 2.0 per tentare di individuare un nome unico da candidare alla carica di Governatore del Molise dove si vota il 22 aprile per eleggere il presidente della Regione e l’Assemblea regionale.

La nota diffusa nelle ultime ore dal parlamentare uscente Danilo Leva (Leu), in qualità di coordinatore delle liste che compongono la coalizione ‘Molise 2.0′, non lascia spazio a interpretazioni. “Dopo aver atteso invano proposte del Pd per una soluzione terza in grado di fare unità – si legge nel documento – riprenderemo con ancora maggiore determinazione il cammino stabilito dall’Assemblea dei 1.300 delegati del 25 febbraio scorso. Abbiamo dimostrato la nostra buona volontà per unire il centrosinistra manifestando la disponibilità alla candidatura di Antonio Di Pietro, maldestramente avanzata dal Pd. Oggi – afferma Leva – senza più remore corriamo nella determinazione che ci ha mosso sin dall’inizio di voler cambiare il destino della nostra regione”.

Ora si ritorna allo scenario precedente: Ruta contro Frattura alle regionali candidati alla presidenza. Il presiedente uscente con questa decisione, ha il lasciapassare per riproporre la sua candidatura, C’è già chi parla di suicidio politico, dato il risultato delle politiche e il successo pentastellato, senza unità dello schieramento, la sconfitta alle regionali potrebbe essere certa, ma non è detto. Frattura confida sul patto dei 300 amministratori molisani, riunitosi in conclave a Campobasso recentemente che sancirono il pieno appoggio al presidente per le regionali, da allora ad oggi cosa è cambiato? Quasi tutto nella protesta dei cittadini che hanno votato un simbolo alle politiche, cosa che potrebbe essere ben diversa alle regionali, in cui si vota il candidato,  la persona! E’ qui che Frattura se la gioca a tutto campo.

La situazione è complessa anche nel centrodestra, in quanto si è saputo stamattina della rinuncia del Giudice Vincenzo Di Giacomo alla candidatura alla presidenza, tra le motivazioni: l’accordo non unanime dei partiti sulla sua figura.

Scenario catastrofico quindi anche per il centrodestra, alla ricerca di un nome su cui riunire tutti i partiti in un’unica coalizione.

Che cosa accadrà nelle prossime ore difficile a comprenderlo, ma vi è una certezza, l’avvento dei 5 Stelle ha destabilizzato la politica tradizionale anche nel Molise e la vera sfida, è arginare l’ascesa anche alla regione del movimento grillino.