“Gli appelli trasversali lanciati dal PD ai cosiddetti cespugli del centrodestra, indicano chiaramente
come il partito di Matteo Renzi, in difficoltà di consensi, guardi ormai all’elettorato moderato di
centro destra.
I candidati scelti da Renzi a livello nazionale e regionale, le politiche fatte in questi anni e le
proposte di questa campagna elettorale rendono il conto di come il Partito democratico a guida
Renzi – Frattura abbia subito una mutazione genetica.
Le politiche del PD ormai guardano esclusivamente agli interessi del capitale e delle grandi
concentrazioni economiche e finanziarie.
L’unica vera alternativa per i militanti e gli elettori che si rifanno ai valori del centrosinistra riformistae di governo oggi è solo quella di Liberi e Uguali.

Le tante persone che il 4 dicembre 2016 hanno difeso la Costituzione dicendo NO a Renzi e al suo
progetto diretto a togliere diritti, a cancellare la sanità pubblica, a indebolire l’uguaglianza e
lasciare senza ascolto la voce degli ultimi, il prossimo 4 marzo potranno dire un altro NO alla sua
arroganza ed a quella dei suoi emuli molisani che si propongono a diventare padroni del territorio.
Cosa si cela, infatti, sotto l’invenzione della figura del “Sindaco del collegio”, se non la logica di
diventare unico riferimento egemone dell’intero territorio?
La storia di centrosinistra ci ricorda che la dignità di un uomo si vede quando ha la capacità di non
avere padroni.

Il Molise non vuole padroni, non può continuare ad essere mortificato.
Il 4 marzo i molisani lo dimostreranno con la dignità e la forza di un voto finalmente libero.”