Pubblichiamo nota stampa del Presidente della provincia  Alfredo Ricci

“Il diritto alla salute dei Venafrani e l’esigenza che esso venga garantito attraverso un punto di erogazione di servizi sanitari, ospedale o comunque lo si voglia chiamare, in grado di garantire il pronto intervento per le situazioni di emergenza, costituisce un elemento centrale dell’impegno politico mio e dell’Amministrazione che guido.

Questo non da oggi, non da mesi, ma da anni.

Non a caso, non appena insediatosi il nuovo Direttore Generale dell’ASREM, già per la settimana scorsa avevo organizzato un incontro con il Presidente Toma, il dott. Florenzano e il Comitato “SS. Rosario”.

Sarebbe stata l’occasione per avviare un confronto fattivo sull’attuale situazione del SS. Rosario (in particolare, per attivare effettivamente la RSA) e sulle prospettive future da pianificare.

Purtroppo, l’esplosione dell’emergenza epidemiologica nazionale ha costretto a rinviare a data da destinarsi questa riunione.

E, tuttavia, proprio l’emergenza da Coronavirus ha posto all’attenzione di tutti, anche in un’angolazione purtroppo differente, il futuro del SS. Rosario.

Oggi si discute del diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio; ma anche del fatto che a Venafro vi è una struttura che, con i dovuti interventi, può essere pienamente in grado di funzionare anche ai fini di contenimento del contagio e di cura dei suoi effetti.

Da giorni, e nonostante le mille incombenze che gravano su un Sindaco nell’attuale situazione di emergenza, sto seguendo ogni strada in questa direzione, confrontandomi con il Comitato, ma soprattutto con le Istituzioni.

In particolare, anche grazie ai suggerimenti tecnici del Consigliere Oscar Simeone, delegato alle Politiche Sanitarie, sono in contatto con i Sindaci dei Comuni interessati (anche dell’Alto Casertano) e mi sto confrontando costantemente con il Presidente Toma e con il dott. Florenzano.

Da parte di tutti c’è massima attenzione alle esigenze poste e piena consapevolezza dell’esistenza di una struttura che può costituire una validissima risorsa per l’intero territorio regionale, pur con l’effettuazione di tutti quegli interventi necessari per renderlo sicuro dai rischi connessi all’attuale emergenza.

In questo senso, posso confermare che sul futuro del SS. Rosario l’impegno è massimo, incessante e fattivo (e non da oggi!), senza alcuna smania di dovere fare un comunicato stampa al giorno, convinto che gli interventi contino più di mille (e, talvolta, estemporanee) parole.”